Edscuola Board

Subject  :  Facoltà umanistiche, tornerà la laurea di 4 anni
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  26 Sep, 2001 on 06:59
da Il Corriere della Sera
Mercoledì 26 Settembre 2001

Il ministro annuncia una banca dati online per aiutare gli studenti. Berlinguer: sulla riforma idee che preoccupano

Facoltà umanistiche, tornerà la laurea di 4 anni

Moratti: il modello 3»2 convince solo gli atenei scientifici, critiche anche da giurisprudenza

Virginia Piccolillo

ROMA - Lauree umanistiche di nuovo quadriennali, una banca dati online a disposizione degli studenti per l’orientamento universitario e, in un prossimo futuro, la trasformazione delle singole scuole in una «rete» ben collegata alla quale il ministero serva solo da indirizzo e supporto. Ecco la scuola che vuole il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Letizia Moratti. Ieri l’ha illustrata, in rapida successione, alla Commissione Istruzione del Senato e alla platea del «Maurizio Costanzo Show», precisando però: «Non sarà una "mia" scuola, ma una scuola "di tutti". Per questo una commissione sta dialogando con tutte le categorie coinvolte: insegnanti, studenti e le loro famiglie». Critico il predecessore della Moratti, Luigi Berlinguer: «Ho ascoltato con preoccupazione - ha detto - l’idea di ridiscutere la riforma dell’università per quanto riguarda il settore umanistico».

LE LAUREE LUNGHE - Per giurisprudenza e altre facoltà, come quelle umanistiche, sarà rivisto il modello proposto dall’ultima riforma conosciuto come 3»2 (laurea breve più specializzazione). «Ci risulta - dichiara il ministro alla Commissione Istruzione del Senato - che quasi tutte le università di stampo scientifico siano convinte della validità della riforma e vogliano proseguire su questa strada. Forti preoccupazioni vengono invece dalle facoltà di tipo umanistico e da giurisprudenza. Quindi ci prendiamo un anno di tempo per valutare se, per alcune facoltà, non abbia più senso tornare a una laurea di tipo quadriennale o rifarsi a qualche altro modello». In particolare, a preoccupare il ministro è il proliferare dei corsi di laurea: «Non è serio dare agli studenti l’illusione di un corso di laurea, magari dal nome accattivante, ma che non ha alcuno sbocco professionale».

BANCA DATI ONLINE - Quanti posti a sedere ci sono in un’aula, quanti laboratori in un ateneo e quanti libri in consultazione in una biblioteca. Da oggi gli studenti potranno mettere a confronto i dati su università e singole facoltà nel sito http://www.cnvsu.it . La Moratti è entusiasta di aver sottratto questi dati ai «forzieri dell’amministrazione» e averli messi a disposizione per l’orientamento degli studenti.

UNA «RETE» DI SCUOLE - Secondo la Moratti, i singoli istituti scolastici ora sono «isole». E’ bene invece che vengano messi in collegamento, perché, fatta salva l’autonomia, possano scambiarsi proposte, individuare situazioni di eccellenza e di disagio. Il piano di studi, secondo il ministro, deve essere comune: «Per dare il senso dell’identità nazionale. Lasciando alle singole scuole, in collaborazione con le regioni, la possibilità di arricchire l’offerta formativa».

LA RAI - Il ministro non vorrebbe tornare sulla poltrona di Viale Mazzini. «Fare il presidente della Rai - ha dichiarato a Costanzo - è stata un’esperienza straordinaria. Il mio obiettivo era quello di risanare i conti e riportare l’azienda al suo ruolo di leader nel settore della comunicazione. Un obiettivo che è stato raggiunto. Io ho forse aiutato un processo che però è nato dall’azienda. Come ministro forse sento maggiore il peso della responsabilità perché in gioco è il futuro e la vita dei ragazzi», ha aggiunto.

SUI BANCHI - «A me piaceva studiare. Amavo molto la Storia dell’arte perché avevo una professoressa bravissima che per tre anni ci ha spiegato solo il Rinascimento ma ci ha insegnato l’amore per lo studio». E di fronte alle telecamere racconta gli anni «difficili» dell’adolescenza. Quelli «dell’insicurezza». Quando la prima della classe («che era anche bella») la faceva entrare in crisi: «Ancora me la ricordo».

LA NUOVA SCUOLA L’obiettivo è la creazione di una rete delle scuole che metta in comune le diverse esperienze. Al ministero rimarrebbero solo funzioni di indirizzo e controllo. È previsto un piano di studio nazionale, le singole scuole in collaborazione con le Regioni potranno poi arricchire contenuti e offerta formativa. Circa la parità scolastica, il ministro dell’Istruzione, Letizia Moratti parla della necessità di eliminare la connotazione ideologica del problema

INFORMAZIONI ONLINE E’ in arrivo una banca dati online , a cui i ragazzi possono accedere per avere le informazioni necessarie sugli atenei e le facoltà. Sul sito http://www.cnvsu.it si potrà scoprire di tutto: dai posti a sedere in aula ai laboratori e alle biblioteche disponibili, fino al tasso di abbandono durante gli studi, alle percentuali di laureati in corso e fuori e al rapporto numerico tra docenti e studenti. L’intento è di attribuire gli strumenti per scegliere consapevolmente tra le diverse proposte formative

RIFORMA UNIVERSITARIA Per le facoltà umanistiche e giurisprudenza probabile un ritorno al vecchio modello quadriennale; il modello «3»2» va invece bene per le facoltà scientifiche. Gli Atenei avranno 30 mesi, anziché 18, per rivedere i corsi e scegliere se proseguire sulla strada della riforma del «3»2». In cantiere anche novità sul numero chiuso, da ripensare per adeguarsi alla normativa europea. Si valuteranno poi, in un anno, i criteri di attivazione dei nuovi corsi di lauree triennali


http://www.edscuola.it
http://www.edscuola.com
Mail: redazione@edscuola.com

Powered by UltraBoard 2000 <www.ub2k.com>