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Subject  :  Meno acquisti di cibo per comprare i libri di scuola
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  08 Sep, 2006 on 16:26
da La Gazzetta del Mezzogiorno
Venerdì, 8 Settembre 2006

Meno acquisti di cibo per comprare i libri di scuola

Per far fronte al caro scuola, quest’anno 3 famiglie su 10 saranno costrette a ridurre le spese alimentari. Il dato emerge da una ricerca condotta dall’Osservatorio «Gli Invisibili»

ROMA - Al suono della campanella l’Italia stringe la cinghia. Per far fronte al caro scuola, quest’anno 3 famiglie su 10 saranno costrette a ridurre le spese alimentari. Non solo stop a ristoranti e cene fuori porta, ma un vero e proprio giro di vite alla spesa di tutti i giorni.

Il dato emerge da una ricerca condotta dall’Osservatorio ’Gli Invisibilì - ideato dai giovani della Margherita in collaborazione con il massmediologo Klaus Davi per monitorare gli stili di vita dei giovani italiani - che ha realizzato un’indagine su un panel di 200 rappresentanti (su base regionale e nazionale) delle principali associazioni di consumatori, famiglie, cartolai e librerie.
Tra corredi scolastici sempre più cari e libri che cambiano di anno in anno, far studiare un figlio può arrivare a costare poco meno di 500 euro (fonte Adoc). Ma a cosa dovranno rinunciare le famiglie italiane? La ricerca rivela che il 28% degli intervistati dichiara di essere costretto a tagliare drasticamente, o comunque a diminuire, la spesa quotidiana destinata al cibo. Addio, dunque, ai tradizionali dolci della domenica, a prodotti rigorosamente di qualità made in Italy, a vini e liquori di marca. Sulle tavole degli Italiani prendono sempre più posto prodotti primo prezzo acquistati in hard discount e generi alimentari d’importazione.

Tra le tecniche di risparmio resiste al primo posto la rinuncia alle vacanze (34% del campione), mentre la restante parte riduce la spesa destinata a svago e tempo libero - ristorante (19%), cinema (8%) e palestra (7%).
L’intera ricerca sarà resa nota nel corso della Festa nazionale della Margherita, sabato 9 settembre a Caorle, nell’ambito di un convegno alla presenza del ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, del massmediologo Klaus Davi, di Pina Picerno, presidente nazionale dei giovani della Margherita, Luciano Nobili, coordinatore dell’esecutivo GdM, Gianluca Lioni, vicepresidente GdM e Luigi Madeo, segretario organizzativo GdM.

Dall’analisi dell’Osservatorio «Gli Invisibili» emergono altri dati. Il rientro dalle vacanze si fa amaro per le famiglie italiane, costrette a dedicare il 50% della spesa mensile di settembre esclusivamente all’acquisto di libri, zaini e corredo scolastico, una quota che arriva a rappresentare il 2,5% della spesa complessiva annua delle famiglie.
Ma l’ingegno italico emerge ancora una volta e le famiglie stilano una personalissima lista di tecniche e segreti «salva portafoglio».Direttamente dalla voce dei genitori arrivano utili istruzioni per l’uso per arginare il caro-scuola.

Leggendo i dati raccolti dall’Osservatorio emergono curiosità e suggerimenti utili a stilare la top 5 delle più diffuse e recenti tecniche per risparmiare.Tra le novità più interessanti spicca sicuramente quella del «libro in affitto», un trend che dall’Olanda sta conquistando anche l’Italia.
Il meccanismo è semplice: la VDS Italia, una società privata olandese, nel mese di giugno contatta le famiglie, acquisisce le prenotazioni dei testi e li consegna agli alunni il primo giorno di scuola.

I ragazzi pagano il 55% del prezzo di copertina per avere il testo a disposizione tutto l’anno e allo scadere del contratto, le famiglie possono scegliere se riscattare il libro pagando la quota restante oppure restituirlo senza ulteriori spese.

Ma le formule per risparmiare non finiscono qui. Da internet, a partire dal 30 agosto, arriva un’altra novità.I più tecnologici, infatti, ricorrono a Google e ad un nuovo servizio che il famoso motore di ricerca offre per leggere on line e stampare Da Internet, a partire dal 30 agosto, arriva un’altra novità.
I più tecnologici, infatti, ricorrono a Google e ad un nuovo servizio che il famoso motore di ricerca offre: pei testi non coperti da copyright, risparmiando sull’acquisto. I classici senza tempo (la più cliccata ad oggi è La Divina Commedia) finiscono «nella rete» per consultazioni gratuite ed immediate, molto gradite agli studenti.

«Dalla nostra ricerca emerge che sono sempre di più gli Italiani costretti a fare i conti con il caro scuola - spiega Pina Picerno, presidente nazionale dei giovani della Margherita - L’attività del nostro Osservatorio è finalizzata a portare all’attenzione della politica e dell’opinione pubblica temi che non vanno sottovalutati. Basti pensare che, ogni anno, il caro scuola è un problema che viene affrontato dalla metà delle famiglie italiane».

Ma fra queste che, per ora, sono tendenze di nicchia, si impongono forme di risparmio più tradizionali, come hanno evidenziato le famiglie degli oltre 7 milioni di studenti pronti a tornare tra i banchi, già dall’11 settembre (i primi a rientrare in classe saranno i ragazzi di 5 regioni - Veneto, Piemonte, Molise, Lombardia e Friuli - gli ultimi saranno gli emiliani, che torneranno il 19).

Secondo l’Osservatorio «Gli Invisibili», infatti, il 35% delle famiglie permuta i vecchi libri per acquistare quelli nuovi, il classico bonus acquisto in cambio di libri usati, presso librerie e cartolibrerie di fiducia.Il 20% degli intervistati, invece, ricorre a forme di finanziamento come carte revolving e credito al consumo, già molto diffuse per l’acquisto di elettrodomestici e computer.

Al terzo posto di questa speciale classifica non manca chi, come si faceva un tempo per i generi alimentari, lascia il «conto aperto» nella libreria di fiducia e paga un po’ per volta (18%). Il 14% ricorre ai più classici mercatini dell’usato, grazie ai quali si può arrivare a risparmiare anche il 30-40% sul prezzo di copertina.
Infine, il 9% del campione, soprattutto fra i ragazzi, dichiara di partecipare a vere e proprie aste on-line per acquistare i testi nel tentativo di scovare l’occasione dell’ultima ora.


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