Subject | : | FISH: LE PERSONE CON DISABILITA’ SONO IN PIAZZA |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 03 Nov, 2005 on 13:14 |
ROMA – 15 NOVEMBRE 2005 PIAZZA MONTECITORIO LE PERSONE CON DISABILITA’ SONO IN PIAZZA CONTRO - LA PAVENTATA TASSAZIONE DELLE INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO che ridurrebbe l’unica fonte certa di assistenza alle persone con disabilità più grave - LE PENSIONI DI INVALIDITA’ DA SEMPRE AL DI SOTTO DELLA SOGLIA DI POVERTA’ che sono pari a 253,35€ al mese, tredicesima compresa - I TAGLI ALLA SPESA SOCIALE che dimezzano il fondo sociale, e tagliano i finanziamenti ai Comuni e Regioni col risultato di impedire nuovi accessi all’assistenza domiciliare, per la vita indipendente e per il “dopo di noi”, di pagamenti ritardati di mesi per i servizi diurni, e persino dimezzare tirocini lavorativi - I TAGLI ALLA SCUOLA sia per l’insegnante di sostegno che per l’eliminazione delle barriere architettoniche con buona pace dell’integrazione e soprattutto scaricando l’onere solo sulla famiglia - I TAGLI AI FONDI PER LA ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE che da ben 4 anni garantivano la possibilità di adeguare la propria abitazione e quindi non esserne prigioniero - L’ACCANIMENTO SULLE PERSONE CON DISABILITA’ IN NOME DI PRESUNTE POLITICHE DI RIGORE E CONTROLLO ovvero le iniziative contro i cosiddetti e “falsi invalidi” e le gare di acquisto per gli ausili che standardizzano l’erogazione di prodotti su livelli di infima qualità - L’ASSENZA DI POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO che definiscano e promuovano concretamente l’incontro tra domanda e offerta, percorsi di integrazione scuola-lavoro, coordinamento con le politiche di inclusione sociale che ievitino tentativo di reintrodurre condizioni emarginali improduttive e segreganti - IL MANCATO RISPETTO DI IMPEGNI ASSUNTI DAL GOVERNO NEL CORSO DELL’ANNO 2003 – ANNO EUROPEO DELLE PERSONE CON DISABILITA’ tra cui: innalzamento delle pensioni, determinazione dei livelli essenziali di assistenza, riforma dei criteri di accertamento e delle procedure per l’invalidità civile LE PERSONE CON DISABILITA’ SONO IN PIAZZA PER RIAFFERMARE IL DIRITTO DI VIVERE UNA VITA DEGNA DI ESSERE VISSUTA SENZA DISCRIMINAZIONI E CON EGUAGLIANZA DI OPPORTUNITA’ NELLA SOCIETA’ E CON LA LORO FAMIGLIA Promossa: http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |
Subject | : | FISH: PUNTI IMPORTANTI PER LA QUALITA’ DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 04 Nov, 2005 on 15:17 |
PUNTI IMPORTANTI PER LA QUALITA’ DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
1. Formazione iniziale e in servizio dei docenti per il sostegno e riforma del secondo ciclo. 2. SUPERAMENTO DELLE PRASSI IMPROPRIE)- Occorre una Direttiva Ministeriale per fare una stima delle prassi improprie, quali: 3. ORGANICO DI DIRITTO E DI FATTO E CERTIFICAZIONE DI HANDICAP) L'emanando Decreto Applicativo dell'articolo 35 comma 7 della Legge 289/02 dovrà essere applicato, tenendo conto del parere del Consiglio di Stato che lo ritiene incostituzionale nella parte in cui applica l'art 40 L.n. 449/97 sulla formazione di un organico di diritto astratto dal numero di alunni certificati con disabilità e dagli effettivi bisogni individuati nella diagnosi funzionale e dalle proposte di effettive risorse indicate nel piano educativo personalizzato. 4. LINEE-GUIDA CONCORDATE SUI LIVELLI ESSENZIALI DELL’INTEGRAZIONE). 5. Vigilanza sui corsi di specializzazione riservati ex Lege 143/04 e sugli altri corsi di specializzazione: occorre predisporre una seria vigilanza per evitare che le poche ore siano svolte “on line” senza obbligo di frequenza, con mancanza di confronto diretto coi docenti formatori e fra docenti discenti. 6. Aree disciplinari per il sostegno nelle scuole superiori: l'articolo 13 comma 5 della Legge 104/92 prevede aree disciplinari nelle quali nominare insegnanti specializzati, secondo le indicazioni del PEI (Piano Educativo Individualizzato). Tale norma, rivolta alle scuole secondarie di primo e secondo grado, è stata applicata solo per quelle di primo grado, con gravi problemi organizzativi e scarsa trasparenza nell'individuazione delle aree, dovuta ad una totale discrezionalità degli Uffici Scolastici Regionali o dei dirigenti scolastici. Nelle scuole secondarie di secondo grado, invece, alle quali si dovrebbe applicare la stessa norma dell’art 13 comma 5 L.n. 104/92, si è proseguito come per il passato ad effettuare tre soli elenchi, rispettivamente per minorati della vista, dell'udito e psicofisici, nei quali tutti i docenti di qualunque classe di concorso sono inseriti secondo il punteggio assegnato nelle rispettive graduatorie. Sarebbe necessario estendere questa prassi anche alle scuole superiori, in modo che si eviti che docenti con alto punteggio, ma inseriti in un'area poco richiesta, vengano nominati dopo docenti inseriti in altre aree, aventi un punteggio inferiore. Ciò eviterebbe anche una grande discrezionalità nell’assegnazione delle aree o nel loro cambiamento negli anni successivi. 7. Formazione sull'integrazione scolastica dei docenti curricolari: manca attualmente una norma che renda obbligatoria tale formazione. La conseguenza è che questi si dichiarino incompetenti, delegando il tutto all'insegnante per il sostegno e facilitando la richiesta sempre più frequente – anche tramite il ricorso alla magistratura - di ulteriori ore di sostegno per tutta la durata dell'orario scolastico. Ciò, oltre ad un incalcolabile danno per l'erario (aggravato dai corsi di formazione facoltativi frequentati solo da non più del 2 o 3% dei docenti delle singole scuole), rompe la logica della presa in carico corale da parte di tutti i docenti della classe del progetto d'integrazione scolastica. Appare necessaria una revisione del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro), che preveda, d'intesa coi sindacati, l'obbligatorietà di formazione in servizio, oltre che iniziale, di tali docenti, pena un'alluvione di sentenze dei giudici. 8. Continuità didattica: l'articolo 641 del Decreto Legislativo sulla normativa scolastica 297/94 prevede l'impossibilità di spostare un docente dopo il ventesimo giorno dall'inizio delle lezioni. Ove questa norma fosse stata modificata da una norma pattizia di un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, è necessario ripristinarla o provvedere a nomine di docenti per il sostegno per un periodo più lungo di un anno e di docenti di ruolo per un periodo superiore ai cinque anni di ferma obbligatoria. 9. INDICATORI DI QUALITA’) E' necessario che gli "indicatori di qualità dell'integrazione scolastica" ed i livelli essenziali della stessa, che si sta cercando di elaborare nell’apposito gruppo di lavoro misto MIUR-INVALLSI-Osservatorio ministeriale, entrino a pieno titolo fra gli indicatori della qualità dell'intero sistema d'istruzione, facendo, in ogni caso, media con gli altri indicatori di sistema. 10. Mancata assistenza igienica da parte dei collaboratori scolastici: malgrado la Nota Ministeriale protocollo n. 3390/01 e il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del 24/7/03, articolo 47 lettera "A", ancora in molte scuole o non vengono formati i collaboratori scolastici o i dirigenti scolastici tollerano che i collaboratori, anche se formati, possano rifiutarsi di svolgere questi compiti, con la motivazione che la frequenza dei corsi formativi è facoltativa e la partecipazione agli stessi è condizione per l’obbligatorietà delle mansioni assistenziali. 11. Conflitti fra Comuni e Province circa la nomina di assistenti educativi nelle scuole superiori : malgrado il chiaro disposto dell'articolo 139 del Decreto Legislativo 112/98, ancora continuano i confitti, in quanto le Province si rifiutano di attuare la norma se prima non ricevono dalle regioni i fondi sufficienti.Pur condividendo le proteste delle regioni sui tagli governativi alle spese sociali degli Enti locali, appare necessario un definitivo chiarimento, ove serva su base legislativa e un accordo Stato-Regioni, per l'assegnazione dei fondi necessari. 12. Licenza media per gli alunni con disabilità: la Legge 53/04 di riforma prevede che senza diploma di licenza media non si possa accedere né ai licei né alla formazione professionale. Di conseguenza tutte le Intese stipulate dal MIUR con le Regioni sulla formazione professionale e l'alternanza scuola lavoro, hanno riprodotto tale norma. 13. Valutazione degli apprendimenti per gli alunni con handicap intellettivi gravi, come autistici, cerebrolesi, con grave ritardo mentale Si sta diffondendo la prassi dell'assegnazione a tali alunni di esperti nella "comunicazione facilitata o aumentativa". Questa metodologia di comunicazione non è ancora validata da protocolli scientifici e taluni docenti si rifiutano di effettuare valutazioni che ritengono viziate dall' intervento determinante del comunicatore. 14. Direttiva sull'integrazione:Benchè la nota ministeriale prot. n. 4798/05 abbia dato chiarimenti sulla necessità di programmazione congiunta del progetto didattico d'integrazione da parte di tutto il consiglio di classe, ba rilanciata la qualità dell'integrazione tramite una Direttiva Ministeriale (se necessario concordata in sede di Conferenza Stato-Regioni), per far comprendere a tutti che l'integrazione è una cosa seria e non un ripiego per parcheggiare o tenere comunque a scuola gli alunni con disabilità.Sta diffondendosi l'impressione che si voglia fare andar male l'integrazione per poi avere la giustificazione di aprire scuole speciali, anche private (cosa che sta accadendo presso Comuni amministrati sia dal centrodestra che dal centrosinistra, ad esempio Seregno, Cinisello Balsamo, Lucca). La mancanza di chiarezza su tutto quanto sopra detto, crea con funzione e facilità la diffusione di notizie incontrollate, destituite di ogni fondamento, ma che molto nuocciono all'immagine dell'integrazione e della volontà politica di questo Governo di voler proseguire nelle scelte operate da oltre trent'anni dai Governi precedenti. 15. MONITORAGGIO)- Si chiede di conoscere i risultati del monitoraggio che ogni nota ministeriale che trasmette fondi agli uffici scolastici regionali finalizzati all’integrazione, assicura sarà svolto severamente dal MIUR.Al contrario risulta che molti fondi per l’integrazione scolastica vadano utilizzati sia dagli uffici scolastici regionali che da singole scuole per motivi ben diversi; da ultimo il caso denunciato dal GLIP di pesaro nei confronti del CSA.
Salvatore Nocera http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |