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ATTENZIONE: IL REGISTRO DEL PROTOCOLLO E' UNO SOLO.
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Dirigente sc. Gennaro IASEVOLI
1. ATTENZIONE: IL REGISTRO DEL PROTOCOLLO E' UNO SOLO.
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Amici !, qui leggo delle cose piuttosto allegre ed alquanto "funamboliche" per quanto riguarda la descritta gestione del "protocollo". Spiego: in ogni Istituzione scolastica esiste un solo PROTOCOLLO (registro progressivo della posta in entrata ed in uscita); altre variazioni non sono consentite. Se poi i Lettori riferiscono la presenza occasionale presso le Succursali e le sedi staccate di semplici CASSETTE METALLICHE per la ricezione della posta in arrivo e per la raccolta lettere e comunicazioni dirette all'Istituzione, siamo ancora nel campo della legalità, sempre che tutto il contenuto di tali cassette di raccolta affluisca continuamente e repentinamente sempre all'Ufficio PROTOCOLLO dell'Istituzione e verificato giorno per giorno dal D. S. - Dopo questa necessaria puntualizzazione è possibile immaginare, nel percorso inverso, cioè che nella diffusione degli avvisi verso gli Alunni, Docenti e Genitori ci siano tempi e modi diversificati che includano l'azione di COLLABORAZIONE, indicata dalla richiedente Preposta alla vigilanza nella succursale, (ad esempio con vari compiti di comunicazione avvisi, sotituzione Docenti, controllo assenze, controllo manutenzione locali, inventario e custodia materiali, accoglienza visitatori, ecc.). Ma, ripeto, lasciamo alla Segreteria ed al Dirigente il controllo legale del PROTOCOLLO, per evitare spiacevoli controversie sulle date di accettazione, trascrizione, numerazione, notificazione e spedizione.
Su questa materia delicata occorre spaccare il capello, per non arrecare danno ai Supplenti. Poi per quanto riguarda il "mordente" commento del Prof. Gianfranco sulle Sue esperienze, preferisco non aggiungere osservazioni in quanto Egli con la Sue parole ha già "affrescato" la situazione con bei colori.
Ci risentiamo, saluti G. Iasevoli.
Date: 28 Sep, 2002 on 22:42
Gianfranco
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2. Re:ATTENZIONE: IL REGISTRO DEL PROTOCOLLO E' UNO SOLO.
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Grazie per la risposta, Gennaro. Ma il problema però sussiste ed è serio: mi è capitato di ricevere una comunicazione scritta (e con tanto di protocollo, tanto per rimanere in argomento) in cui mi si chiedeva conto di un certificato medico relativo ad una mia assenza per malattia e che io avevo regolarmente consegnato, ma che evidentemente poi è stato smarrito. La cosa non ha avuto particolari conseguenze perchè il medico non ha avuto problemi a rifare il certificato, ma si è trattato - converrai con me - di un incidente spiacevole. Ora, quello che dici è sicuramente giusto, ma onde evitare di spedire raccomandate AR ad ogni piè sospinto, è possibile, rimanendo nei limiti della legalità, tenere almeno un registro della posta in uscita dalla succursale alla sede centrale, in modo che rimanga traccia scritta dei documenti consegnati? Ripeto: l'adozione di tale registro dipende esclusivamente dal buon senso del DS, o esiste una normativa al riguardo?
Ti sarei grato di una gentile risposta.

P.S. Come sai, su molte questioni non siamo d'accordo e ammetto di essere talvolta mordace nelle mie osservazioni. Tuttavia nei nostri precedenti "incontri" ci siamo dati del tu, evitando di usare titoli e lettere maiuscole, il che mi ha sempre fatto sentire a mio agio. Ti va bene se contionuiamo così? Se per te non è un problema, io sono Gianfranco e tu Gennaro, ok?
Saluti.


Gianfranco
«Ben detto» rispose Candido «ma dobbiamo coltivare il nostro giardino»
Voltaire, Candide, 1759

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Date: 29 Sep, 2002 on 00:12
Dirigente sc. Gennaro IASEVOLI
3. Re:ATTENZIONE: IL REGISTRO DEL PROTOCOLLO E' UNO SOLO.
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Caro Gianfranco, cari Colleghi e Lettori, ai sensi di Legge e per tutti gli effetti conseguenti, ogni Istituzione scolastica, sia piccola (racchiusa un solo edificio), sia grande (sparsa in vari succursali o sedi staccate, senza limiti di numero), può possedere UN SOLO REGISTRO DI PROTOCOLLO per tutta la posta in entrata ed in uscita, ed un solo registro per il protocollo RISERVATO protetto in armadio blindato, nel quale si annota la corrispondenza riservata (corrispondenza riguardate le relazioni di giudizio sull'anno di prova del Personale, relazioni e diagnosi per gli Alunni diversamente abili, lettere riservate, rapporti di rilevanza penale, corrispondenza con l'Avvocato Distrettuale dello Stato, contestazioni, istruttorie relative al contenzioso, note ed osservazioni da verificare, ricorsi ed informative di particolare rilievo, ecc.). Questo è previsto dalla normativa di base riguardante il funzionamento di una Scuola (tale normativa prevede anche altri libroni per le annotazioni patrimoniali, che non hanno nessuna relazione con l'arrivo e la spedizione della corrispondenza). Allora tutta la corrispondenza non assume nessun rilievo se si ferma alla Succursale, se si perde, ecc., fino a quando non arriva nelle mani dell'Impiegato di turno incaricato di protocollare la posta apponendovi chiaramente un timbro con il nome della Scuola, la data del giorno ed il numero progressivo. Anche nei più grossi Provveditorati, oggi CSA, tutte le migliaia e migliaia di carte, lettere, domande, raccomandate, vengono disposte in fila "chilometrica", secondo l'ordine di arrivo, per ottenere la cosiddetta "bollinatura" con numero di protocollo identificativo, senza timore di aspettare anche quindici giorni. Alla fine vengono tenuti in considerazione due elementi giuridici: la data apposta dall'Ufficio postale che ha accettato la raccomandata e la data del protocollo della Scuola. Nelle Sedi staccate e nelle Succursali non si può "incettare" la "posta", né aprirla, né protocollarla, ma soltanto aiutare le Poste a trasportarla all'Ufficio protocollo della Scuola. Sarebbe necessario a tutti gli effetti rifiutare perentoriamente l'accettazione della posta nelle Succursali per non creare un doppio binario di arrivo all'unico protocollo valido. Pertanto se nelle succursali viene disposta dal D. S. la presenza di un Fiduciario, un Professore, un Assistente scolastico, un Assistente amministrativo, con incentivo forfettario per l'attività "postelegrafonica" di procaccia o di postino, in favore degli Alunni, Docenti e Genitori, il trattamento della posta non garantirà mai il Mittente per quanto riguarda la data di accettazione al protocollo, (sia ben chiaro, che il Mittente è tenuto a fare la fila al protocollo, oppure a spedire tutta la posta per raccomandata, invece di scavalcare il Servizio delle Poste italiane). Per quanto riguarda l'ulteriore quesito sulle responsabilità dei suddetti Fiduciari ed Aiutanti della Succursale in merito al trasporto della posta, dovrei aprire un capitolo alquanto intricato e penoso: 1) Essi non garantiscono la data di accettazione, 2) non possono rilasciare ricevute sull'accettazione se non autorizzati dettagliatamente dal Dirigente, 3) devono avvertire i malcapitati Colleghi e Genitori, che affidano la Posta per tornaconto orario personale, che la perdita della corrispondenza è a Loro esclusivo rischio e pericolo, 4) che nulla sarà rimborsato o risarcito, a meno che non vi sia "dolo" dimostrato o negligenza grave nell'esercizio dei propri compiti. Per chiarire ancora di più la questione, voglio dire, con un esempio, che se la posta affidata "volontariamente e deliberatamente" al Responsabile della Succursale si smarrisce durante il trasporto all'Ufficio protocollo per effetto di un colpo di vento, o per un malanno accidentale del "Malcapitato Postino scolastico" o per lo spintonamento degli Alunni che escono dalla palestra, ecc., "nulla, sarà risarcito", in quanto la Scuola non è chiamata a svolgere questi compiti "postali"; però in sede di giudizio amministrativo potrebbe essere sentenziato "occasionalmente" l'obbligo della Scuola a risarcire il Mittente danneggiato: a Sua volta Il Dirigente scolastico chiederà al "Trasportatore" negligente di indennizzare l'Amministrazione scolastica del danno subito, nel caso Egli non riesca a dimostrare di aver svolto la funzione specifica "affidata" con tutto l'impegno possibile.
Spero di essere stato utile. Ciao cordialmente, Gennaro Iasevoli.
Date: 29 Sep, 2002 on 19:03
Gianfranco
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4. Re:ATTENZIONE: IL REGISTRO DEL PROTOCOLLO E' UNO SOLO.
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last updated at 29 Sep, 2002 19:21 (1 times)
Sei stato utilissimo e chiarissimo. Grazie.
Gianfranco
«Ben detto» rispose Candido «ma dobbiamo coltivare il nostro giardino»
Voltaire, Candide, 1759

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Date: 29 Sep, 2002 on 19:21
ATTENZIONE: IL REGISTRO DEL PROTOCOLLO E' UNO SOLO.
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