AUTONOMIA E SINDROME DI “N “.
La gestione del potere pubblico, inteso come patrimonio privato, è una forma di malattia conosciuta già nel Paleolitico. Recenti studi hanno dimostrato, infatti, che il virus di questo morbo era ben noto all’uomo delle caverne, ma raggiunse la notorietà che tutti conosciamo con Napoleone, che ne fu contagiato proprio mentre veniva incoronato imperatore, al punto che non esitò a dire: DIO ME L’HA DATA, GUAI A CHI ME LA TOCCA!!! (Con il chiaro riferimento alla corona che simboleggiava il potere personale sul SUO Impero).
Da allora la malattia, che prende appunto il nome di Sindrome di “N “, ha avuto un andamento altalenante: a momenti di apparente latenza nei sistemi democratici si sono susseguite manifestazioni acute dei sintomi nei periodi di assolutismo monarchico o di dittatura, sia di destra che di sinistra.
Alle soglie del terzo millennio, grazie ai progressi della scienza medica, almeno in Italia, il virus sembrava essere stato debellato. Invece il recente avvio della autonomia delle istituzioni scolastiche lo ha improvvisamente riattivato e, in poco tempo, la malattia si è subdolamente diffusa tra tutti, o quasi, i dirigenti. Una vera e propria epidemia che li porta a ritenere che l’istituzione che rappresentano sia di esclusiva loro proprietà e che coloro che ci lavorano (docenti, personale ATA, studenti), fatta eccezione per qualche docile vassallo, non hanno alcun diritto se non quello di genuflettersi alle loro volontà.
A nulla sono valse le terapie praticate da quanti si sono appellati alla legge, ai regolamenti; neppure quelle più intensive degli scioperi, hanno sortito alcun effetto. E non poteva essere diversamente, data la scarsa igiene sindacale della categoria dei docenti, che rende il virus particolarmente virulento! Ora la situazione è grave; anche perché, purtroppo, sono in molti a credere che questa autonomia tutte le libertà si porta via!!!