Napoli, 17/05/03

ANIEF- Associazione Nazionale Insegnanti ed Educatori in Formazione

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Oggetto: CCNL comparto scuola 2002/2005

L'ANIEF -Associazione Nazionale Insegnanti ed Educatori in Formazione-, pur rendendosi conto della necessità impellente del rinnovo di un contratto per il comparto scuola scaduto da 17 mesi, valuta negativamente il contratto siglato col Governo giorno 16/05/2003 dalla CGIL, CISL, UIL e SNALS perché allontana la Scuola italiana ulteriormente dall'Europa e non contempla alcuna riforma strutturale in grado di migliorare la qualità della docenza in Italia.
Il contratto stipulato non ha contemplato l'esigenza di un'area separata di contrattazione per il mondo docente tradendo l'aspettativa di una reale professionalizzazione dell'insegnante che ha bisogno di peculiari richieste, strumenti, obiettivi e risorse.
Non è prevista alcuna forma di progressione di carriera come attulamente vige in Europa (es. Master professor in England) rimanendo così ancorati per il prossimo triennio scolastico ad una vetera e decennale visione inpiegatizia del mondo docente che frusta le aspettative di chi lavora quotidianamente per una propria migliore formazione e professionalità e una migliore qualità dell'Istituzione scolastica.
Il trattamento economico riservato per l'a.s. 2002/2003, se dà atto al pagamento anche degli arretrati della quota stabilita, tuttavia rimane estremamente distante da una seria retribuzione che valorizzi il lavoro del corpo docente cosi come avviene in Europa (in alcuni casi superiore di 1/3); tale considerazione risulta maggiormente vera se si considerano anche gli aumenti per anni minimi di servizio (da 0 a 3 anni) e non solo quelli massimi (da 25 a 30 anni di servizio); inoltre ancora una volta non viene contemplata la possibilità di una maggiore retribuzione in base alla maggiore professionalità raggiunta.
Sono state tradite, ancora, da parte delle OO.SS. firmatarie le motivazioni sottese allo Sciopero comune del 24 marzo 2003, evidentemente nello slegare dai contenuti del contratto tutte quelle questioni legate allo sblocco delle assunzioni e delle immissioni in ruolo, alla lotta contro il taglio delle cattedre e alle precarizzazione del mondo docente, motivazioni condivise e reclamate da più di 450.000 docenti precari e non solo.
Nella riconfigurazione della figura del Vicario, infine, si introduce una norma pericolosa (elezione collegiale) che potrebbe minare il rapporto di fiducia esistente tra il Dirigente e il suo collaboratore, che è alla base di una corretta sinergia, produttività e di un buon funzionamento dell'Istituzione scolastica, ignorando le aspettative di una concreta rivalutazione di tale figura professionale sia dal punto di vista delle sue reali prerogative sia dal punto di vista economico.
Per tali ragioni l'ANIEF richiede l'istituzione di un nuovo tavolo di concertazione con un'area separata per la docenza al fine di porre rimedio alle lacune evidenziate, reintegrando con norme strutturali il contratto stipulato, avvicinando così come ci impongano gli accordi di Lisbona la Scuola italiana agli standard e alla legislazione della Comunità Europea, rilanciando la dignità e la professionalità della figura del docente.

Collegio Nazionale di Presidenza
prof. Marcello Pacifico
prof.sa Marcella La Monica
prof.sa Alessandra Boccanfuso