CONVEGNO SU TFR E FONDO PENSIONI
APERTO A TUTTI I LAVORATORI

IPSIA "ORLANDO", Piazza 2 giugno 22 LIVORNO
15 FEBBRAIO, h. 16.30 - 19.30

PARTECIPA: Camillo Di Gregorio Responsabile nazionale commissione legale
Unicobas
PRESIEDE Claudio Galatolo
segretario regionale Unicobas l'AltrascuolA

SEGUE LIBERO DIBATTITO

Lo scippo della liquidazione viene da lontano, da quando la “riforma” Dini produsse la riduzione delle pensioni dei lavoratori più giovani in pensioni sociali, con un nuovo calcolo che fa media sull’intero iter lavorativo. In tal modo, per reintegrare a livelli “umani” una pensione così ridotta, si pensò bene di trasformare la liquidazione in pensione integrativa. Con il placet di CGIL, CISL e UIL il frutto di una vita di lavoro viene così destinato ad un fondo di “investimenti” pilotato e gestito consociativamente nella scuola da una metà di soggetti a nomina ministeriale e da un’altra metà di nomina dei suddetti sindacati (con l’aggiunta di SNALS e Gilda): il fondo “Espero”.
Quali le truffe? Semplice. Intanto il fondo non fornisce alcuna garanzia di rendimento ( i fondi pensione già creati nel settore privato hanno ridotto di almeno l’otto per cento il rendimento rispetto a quanto previsto in precedenza). Secondariamente il quantum della pensione integrativa non ha riferimenti precisi e verrà liquidato quello che il fondo riterrà di dover dare in base “all’aspettativa di vita” delle persone, così chi ha già maturato una congrua liquidazione, a fonte di un risibile aumento del rateo pensionistico perde decine di migliaia di euro. Inoltre, a fronte della legge istitutiva del fondo promulgata dal governo ulivista, l’attuale governo Berlusconi, con l’avallo di CGIL, CISL, UIL & Soci ha inventato il silenzio-assenso. Mentre prima era previsto che per aderire al fondo occorreva un atto esplicito del lavoratore, oggi si finisce nel fondo automaticamente se non si esercita il diritto di opzione.
Infine, sul diritto di opzione, la legge n.° 243 del 23.8.2004 prevede una clausola sibillina che rimanda ad un decreto attuativo che non abbiamo ancora visto o ad accordi sindacali, e l’accordo per l’istituzione del fondo nazionale pensione complementare per i lavoratori della scuola è del 14.3.2001. In tal modo, tutti d’accordo, potrebbero tranquillamente far scadere i 6 mesi previsti come termine per l’esercizio del silenzio-assenso al 23 Febbraio 2005 senza che il decreto attuativo venga “partorito”.
Per tale motivo, a tutela di insegnanti ed ATA, il sindacato l’AltrascuolA Unicobas ha lanciato una grande campagna di sensibilizzazione della categoria volta a rifiutare con lettere esplicite l’adesione al fondo Espero.
I MODULI NECESSARI VERRANNO CONSEGNATI DURANTE IL CONVEGNO