Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


Edscuola Board
Edscuola Board Discussion Forum.
Index / Educazione&Scuola© - Archivio Rassegne / Educazione&Scuola© - Rassegna Sindacale (Archivio 2)
author message
AUTISME EUROPE: Comunicato Stampa
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
edscuola
Administrator
in Educazione&Scuola

View this member's profile
posts: 13944
since: 23 May, 2001
1. AUTISME EUROPE: Comunicato Stampa
Reply to this topic with quote Modify your message
AUTISME EUROPE

IL CONSIGLIO D’EUROPA ACCOGLIE IL RICORSO DI AUTISME-EUROPE CONTRO LA FRANCIA

Il Consiglio d’Europa ha recentemente reso pubblica la risoluzione del 4 novembre 2003 del Comitato Europeo dei diritti sociali che riconosce il mancato rispetto da parte della Francia
degli obblighi educativi nei confronti delle persone con autismo, come definiti dalla Carta sociale europea 1].

Questa risoluzione, esaminata il 10 marzo 2004 dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa accoglie quindi il ricorso collettivo 2] di Autisme Europe, che denuncia l’assenza di presa in carico educativa delle persone autistiche in Francia per mancanza di integrazione da un verso e per una drammatica carenza di istituzioni educative adeguate dall’altro.

Autisme Europe che ha inoltrato questa azione legale a Strasburgo3], si felicita con Autisme France e con le altre associazioni francesi, solidali con l’azione intrapresa da Autisme Europe, per questa decisione che dovrebbe cambiare sia la sorte delle persone autistiche in Francia che quella delle numerosissime persone con handicap che non beneficiano dell’educazione a cui hanno diritto.


Nel maggio 2002, Autisme France presenta al Consiglio di amministrazione di Autisme Europe la necessità di deporre, presso le istanze dei diritti dell’Uomo, un ricorso collettivo contro la Francia per violazione degli obblighi nei riguardi delle persone autistiche. Questa richiesta riceve un voto unanime dall’insieme dei membri del Consiglio d’amministrazione di Autisme Europe. Forte di questo voto unanime positivo, Autisme Europe presenta nel luglio 2002 il suo reclamo collettivo al Comitato europeo dei diritti sociali. Tale reclamo è accolto nel dicembre 2002. Il procedimento scritto è avviato durante l’anno 2003. La causa viene dibattuta dalle parti nel settembre 2003 a Strasburgo.. Il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa si pronuncia sulla decisione il 10 marzo 2004. La causa è stata trattata con cura ed efficacia dalle istanze dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo.

La risoluzione del Comitato europeo dei diritti sociali che riconosce la violazione da parte della Francia degli obblighi che le competono nei riguardi delle persone con autismo, sottolinea i seguenti punti 5]

- La Carta sociale, che esige che gli Stati garantiscano il diritto all’educazione delle persone con handicap, si applica a tutte le persone, quale che sia l’origine del loro handicap e indipendentemente dall’età, ” copre dunque chiaramente sia i bambini che gli adulti con autismo”

- “trattandosi di bambini e adulti autistici, la Francia , a dispetto di un dibattito nazionale vecchio di più di vent’anni sull’importanza del soggetto in questione e sulle strategie pertinenti di presa in carico, non ha segnato progressi sufficienti (…)nell’impegno educativo delle persone autistiche”.

- “La definizione di autismo riportata nella maggior parte dei documenti ufficiali francesi è sempre restrittiva in rapporto a quella dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”

- La percentuale di bambini autistici scolarizzati nelle scuole o negli istituti specializzati resta “ estremamente debole e significativamente inferiore alla percentuale riscontrata per gli altri bambini, con o senza handicap”. A questo proposito la decisione constata che le persone con autismo costituiscono una popolazione di esclusi tra gli esclusi. Fa anche notare che esiste una “Insufficienza cronica di strutture di accoglienza per gli adulti autistici”

Inoltre,”le conseguenze di un intervento non realizzato al momento opportuno o inefficace rischiano gravemente di non poter mai essere cancellate”


Ricordando anche che la Carta sociale esige “ la creazione e il mantenimento di istituzioni o di servizi adeguati e sufficienti” per assicurare l’educazione dei bambini e degli adulti, l’obbligo che incombe sulla Francia è di prendere d’ora in avanti “ non solo delle iniziative giuridiche ma anche delle iniziative concrete adatte a permettere il pieno esercizio ” del diritto all’educazione delle persone con autismo.

• Nonostante la complessità e i costi che il rispetto di questo diritto implica, la Francia deve, in nome dell’obbligo di discriminazione positiva, fissare d’ora in poi una “scadenza ragionevole” per realizzare “dei progressi misurabili”.

• Infine, poiché il principio della non discriminazione vieta non solo la discriminazione diretta, ma anche tutte le forme di discriminazione indiretta quali in particolare “i trattamenti inappropriati” delle persone autistiche, la Francia deve operare delle scelte e utilizzare le risorse nella maniera più idonea per rispondere ai bisogni delle persone con autismo e delle loro famiglie “sulle quali, in caso di carenza istituzionale, pesa un opprimente fardello “

Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha, dal canto suo, ricordato i principali punti della risoluzione del Comitato dei diritti sociali, vale a dire: una definizione dell’autismo restrittiva in rapporto a quella dell’OMS, la non-scolarizzazione dei bambini autistici gravemente discriminati per questo motivo, e l’insufficienza cronica di strutture per adulti.

Il Comitato dei Ministri ha preso nota di quello che la Francia si è impegnata a fare per conformarsi alle disposizioni della Carta sociale e richiede al governo francese di fare il punto della situazione nella sua prossima relazione sulla politica dell’handicap da consegnare al Comitato europeo dei diritti sociali.

Benché le disposizioni previste a tutt’oggi dal governo francese siano ancora insufficienti a rispondere ai bisogni reali e a soddisfare le esigenze della Carta sociale, Autisme Europe spera che la decisione assunta dal Consiglio d’Europa conduca la Francia a offrire un presa in carico educativa adatta alle persone con autismo, particolarmente vittime d’esclusione in questo campo. Autisme France, le famiglie e le associazioni locali che essa rappresenta, così come le altre associazioni nazionali si uniscono all’auspicio formulato da Autisme Europe e si aspettano molto da questa decisione.

Anche se la decisione è stata specifica nel caso delle persone autistiche, la sua portata va molto al di là di questa popolazione, in quanto riafferma il diritto all’educazione per tutte le persone con handicap, quale che sia la gravità del loro handicap. Se le persone con autismo sono malauguratamente le più colpite dalla mancanza evidente di servizi educativi adatti ai loro bisogni, non sono purtroppo le sole a soffrire della carenza francese in questo campo.

Si sottolinea infine che il ricorso di Autisme Europe costituisce la prima azione collettiva in difesa dei diritti delle persone con handicap in Europa. A tale proposito l’azione è stata particolarmente sottolineata dal Consiglio d’Europa. Questa azione che ha condotto a una decisione nel 2003, anno europeo delle persone con handicap, deve oggi proseguire nel miglioramento, in tutta Europa, dei diritti fondamentali di tutte le persone con handicap e soprattutto dei diritti di quelle che sono più pesantemente handicappate.

Autisme Europe e tutte le persone con autismo in Europa da essa rappresentate ringraziano Autisme France e in particolare Max Artuso e l’avvocato Evelyne Friedel, incaricata di rappresentare Autisme Europe presso le istanze dei diritti dell’Uomo, per il loro impegno e lavoro di volontariato, senza i quali il ricorso e questa vittoria non avrebbero potuto realizzarsi.

Autisme Europe

Autisme-Europe è un’associazione europea il cui principale obiettivo è quello di difendere i diritti delle persone con autismo e delle loro famiglie e di aiutare a migliorare le loro vite.

Autisme-Europe coordina gli sforzi di 77 associazioni nazionali e regionali di parenti di persone con autismo nei 30 paesi europei, di cui 14 membri dell’Unione Europea.

Autisme-Europe assicura un collegamento efficace tra le sue associazioni, i governi, le istituzioni europee e internazionali.

Autisme-Europe gioca un ruolo chiave nella diffusione dell’informazione al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica alla problematica dell’autismo.

Autisme-Europe incoraggia la ricerca sulle cause e sul trattamento dell’autismo e organizza ogni tre anni un grande congresso internazionale che costituisce il più grande evento internazionale nel campo dell’autismo.

Autisme-Europe è membro fondatore del Forum Europeo delle Persone con handicap che raggruppa 80 organizzazioni non governative europee di persone con handicap e vi detiene la Vice-presidenza.

Per maggiori informazioni, contattare:

EVELYNE FRIEDEL

Avvocato presso lo studio Jones Day

120, rue du Faubourg Saint Honoré

75008 Paris

tel :01 56 59 38 93

efriedel@jonesday.com

<#_ftnref1>[1]Per informazione e precisazione: occorre distinguere la Corte europea dei diritti dell’Uomo dal Comitato europeo dei diritti sociali, e distinguere la Convenzione europea dei diritti dell’uomo dalla Carta sociale europea (distinta anch’essa dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea). La presente causa è stata portata dinnanzi al Consiglio d’Europa e non dinnanzi all’Unione europea. In sede al Consiglio d’Europa, mentre la Corte europea dei diritti dell’Uomo ha l’incarico di controllare il rispetto della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo (che definisce i diritti civili individuali), il Comitato europeo dei diritti sociali ha il compito di controllare il rispetto della Carta sociale europea (secondo trattato del Consiglio d’Europa che definisce i diritti dell’Uomo collettivi tra cui il diritto all’educazione).

<#_ftnref2>[2] Per informazione e precisazione : occorre altresì distinguere le denunce individuali presentate presso la Corte europea dei diritti dell’Uomo dai ricorsi collettivi presentati presso il Comitato europeo dei diritti sociali. Mentre una decisione della Corte europea dei diritti dell’Uomo resta limitata nella sua portata alla riparazione del danno di chi ha intentato la causa, i ricorsi collettivi e le decisioni del Comitato europeo dei diritti sociali hanno portata collettiva. La recente procedura di ricorso collettivo è una procedura di difesa dei diritti dell’Uomo che può essere intentata dagli organismi internazionali che beneficiano di uno statuto consultativo presso il consiglio d’Europa.

<#_ftnref3>[3] Autisme Europe era rappresentata da Evelyne Friedel, Avvocato al Tribunale di Parigi, dello Studio Jones Day

<#_ftnref4>l[4]I passsi selezionati sono scritti in corsivo. Le sottolineature sono aggiunte.

<#_ftnref5>[5]

<#_ednref1>[i]

LA RISOLUZIONE DEL COMITATO DEI DIRITTI ( CONSIGLIO D’EUROPA) relativa al RECLAMO COLLETTIVO DI AUTISME EUROPE versus FRANCIA
per il DIRITTO ALL ‘ EDUCAZIONE

UNA VITTORIA PER I CITTADINI DISABILI ( E NON SOLO) D’EUROPA

Di Donata Vivanti
Presidente Autisme Europe
Vice-presidente Autismo Italia-onus

Nel riaffermare il diritto all’educazione per tutti, e la necessità di realizzare misure positive adeguate per difenderlo e combattere la discriminazione delle persone con autismo in questo campo, la decisione del Comitato europeo dei Diritti Sociali, che ha dato ragione al reclamo collettivo di Autisme Europe contro la Francia rappresenta una vittoria non solo per tutte le persone con autismo o disabilità di grande dipendenza, ma per tutti i cittadini europei.

Innanzi tutto, il fatto che una piccola organizzazione Non Governativa come Autisme Europe sia stata ascoltata e che un paese grande e potente come al Francia sia stato riconosciuto responsabile di discriminazione, rinnova la speranza di giustizia che ha sempre ispirato i nostri sforzi.

In secondo luogo, il reclamo di Autisme Europe , nella sua qualità di primo reclamo presentato da una ONG al Comitato Europeo in difesa di persone disabili, è entrato nella storia della giurisprudenza europea, e ha stabilito un precedente a sostegno della lotta alla discriminazione a tutti i livelli.

Poi, la decisione del Comitato dei diritti sociali insiste sull’applicazione concreta della discriminazione positiva per garantire le pari opportunità alle persone la cui condizione di disabilità comporta i fatto un’impossibilità a godere dei diritti fondamentali. Se la Francia è stata riconosciuta responsabile di discriminazione nei confronti delle persone con autismo, non è certamente il solo paese europeo che non metta a disposizione, nella pratica, la misure e i mezzi finanziari necessari ad garantire un’educazione efficace e accessibile alle persone più svantaggiate. Paradossalmente, sono proprio la cultura , la sensibilità e l’impegno civico e sociale dei cittadini e delle associazioni francesi di genitori che hanno preparato il terreno all’azione di Autisme Europe.

L’azione di Autisme Europe porta anche all’attenzione delle istituzioni Europee la particolare vulnerabilità delle persone con autismo, la cui consapevolezza sembra animare l’ iniziativa stessa del Consiglio d’Europa di dotarsi di un Comitato di Esperti sull’educazione e l’integrazione dei bambini con autismo.
« Una società che sa far fronte all’autismo è capace di rispondere ad ogni forma di disabilità »
ha affermato Kari Steindal, pedagogista, consulente principale presso il Dipartimento « autismo » della rete nazionale della Norvegia all’Università di Oslo, presidente del Comitato di esperti, la cui missione è di migliorare nel grande pubblico la comprensione delle realtà complesse dell’Autismo e dell’importanza dell’educazione per i bambini colpiti da questa disabilità.

Infine, il successo del reclamo ci insegna ancora una volta che Autisme Europe, come qualunque altra associazione , non esiste che grazie all’insieme dei suoi membri, e che la sua forza non deriva che dal loro impegno. Infatti questa azione non sarebbe stata possibile senza la determinazione comune del suo Consiglio di Amministrazione, senza l’impegno delle associazioni francesi, e in particolare di Autisme France., e senza la competenza e la devozione del suo membro, l’avvocato Evelyne Friedel, delegata a rappresentare Autisme Europe in sede legale .

Non resta che augurarci che questa risoluzione del Comitato Europeo dei diritti abbia contribuito a costruire una società europea tanto più pronta a rispondere ai bisogni di tutti i suoi cittadini, quanto più è sollecita nei confronti dei diritti dei suoi membri più vulnerabili.


http://www.edscuola.it
http://www.edscuola.com
Mail: redazione@edscuola.com
Date: 04 Jun, 2004 on 15:52
AUTISME EUROPE: Comunicato Stampa
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
All times are GMT +2. < Prev. Page | P.1 | Next Page >
Go to:
 

Powered by UltraBoard 2000 Personal Edition,
Copyright © UltraScripts.com, Inc. 1999-2000.

Archivio
Archivio Forum
Archivio Rassegne