Bush a Washington, Bloomberg a New York per ricordare lཇ settembre
Stati uniti, sei mesi dopo"Continueremo a lottare contro il terrorismo" ha detto il Presidente degli Stati Uniti che alla Casa Bianca ha ripercorso tutte le tappe dell'operazione "Enduring Freedom". Il sindaco di New York: "Quel giorno l'America è cambiata per sempre"
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L’11 settembre scorso, un aereo si schiantava su una delle Torri gemelle di New York. Pochi minuti dopo, mentre il mondo guardava sconvolto quello che già poteva essere identificato come uno dei più grandi disastri aerei della storia, un altro enorme boeing entrava nella seconda Torre come un coltello nel burro. Da quel momento, il caos. Ancora un aereo contro il Pentagono, un quarto abbattuto appena in tempo. E la terribile sensazione che stesse per succedere qualcosa di terribile, anche più della morte delle migliaia di innocenti che venivano uccisi indiscriminatamente, secondo la folle logica dell’estremismo.
Sono passati sei mesi esatti dal drammatico attacco terroristico agli Stati Uniti. Un tempo colmato dalle conseguenze, storiche più che politiche, che hanno sconvolto gli equilibri del mondo intero. Un ricordo ancora presente nella mente di tutti. Anche se, passato l’allarme che per un periodo aveva messo l’Italia tra i possibili obiettivi dei terroristi, nel nostro paese è stato affievolito dalle tradizionali polemiche interne. Negli Stati Uniti, nonostante la voglia di guardare avanti e l’istinto naturale al rinnovamento, l’11 settembre è rimasto come una cicatrice sulla faccia che, ormai, condiziona ogni evento della vita di qualsiasi americano. Soltanto qualche settimana fa, dalle macerie sono stati estratti altri corpi: erano impiegati che lavoravano nel cuore finanziario e produttivo degli Stati Uniti e i vigili del fuoco che hanno perso la vita per prestare aiuto ai superstiti.
Per rendere omaggio alle 2.830 vittime ufficiali delle stragi, a Ground Zero si accenderanno due enormi colonne di luce, che squarceranno il cielo di New York come un tempo facevano le Twin Towers. Le Towers of Light, visibili da chilometri di distanza, resteranno accese fino al 13 aprile e diffonderanno tre fasci di luce con i colori della bandiera degli Stati Uniti, bianco, rosso e blu. Saranno affiancate dalla sfera di acciaio e bronzo di Fritz Koenig, che un tempo campeggiava nella fontana della piazza tra le due Torri e che è stata recuperata dalle macerie nei giorni successivi alle stragi. Il monumento di luce è stato realizzato grazie alla collaborazione con una ditta italiana, la Space Cannon, di Fubine, in provincia di Alessandria, che ha illuminato anche le olimpiadi di Salt Lake City.
Il presidente George Bush ha presenziato ad una grande cerimonia nel prato antistante la Casa Bianca dinnanzi a più di 100 ambasciatori stranieri e tra gli oltre mille partecipanti si prevede una fitta presenza di parlamentari e una delegazione di almeno 300 parenti delle vittime dell' "Attacco all'America".
Nel suo discorso il presidente ha delineato "Un ampio quadro dei risultati realizzati e delle sfide ancora aperte mentre la guerra al terrorismo continua". In altri appuntamento il segretario alla difesa Donal Rumsfeld accoglierà i partner della coalizione al Pentagono dove potranno rendersi conto degli sforzi intrapresi per ricostruire la parte dell'edificio colpita dal boeing dei dirottatori. "No ai santuari del terrorismo" - ha proseguito Bush - "combatteremo il terrorismo in ogni luogo anche se non invieremo in ogni luogo le nostre truppe. Siamo pronti ad aiutare chi dichiara guerra ai terroristi e ai loro complici".
A New York, il nuovo sindaco Michael Bloomberg ha inaugurato "La sfera", un monumento provvisorio a Battery Park, vicino alle rovine di Ground Zero., "La sfera", una scultura in acciaio e bronzo che si trovava in mezzo alla fontana sulla piazza tra le torri, è stata danneggiata ma la sua struttura resta intatta. Poco prima delle 9,03 ora locale, in coincidenza dell'orario dell'impatto del secondo aereo sul World Trade Center, verrà osservato un minuto di silenzio.
Poi hanno preso la parola il governatore dello stato di New York George Pataki, l'ex sindaco Rudolph Giuliani, e alcuni parenti delle vittime. E poi la commemorazione prosegue con "l'omaggio in luce", due fasci luminosi simbolizzanti le torri che illumineranno ogni sera Manhattan fino al 13 aprile.
Sono al vaglio centinaia di progetti per far rivivere l’area di Ground Zero. Due scuole di pensiero si contrappongono: una che vorrebbe dedicare la zona al memoriale delle vittime con opere simboliche, un’altra che, proprio in segno di reazione, pensa invece che l’operoso cuore economico della Grande Mela debba rinascere con uno slancio ancora maggiore. L'ultima proposta è arrivata dal famoso architetto giapponese Tadao Ando, che ha suggerito di costruire a Ground Zero un gigantesco tumulo ricoperto d'erba simile a quello in onore dei caduti di maratona e alle sepolture della sua città natale, Osaka. L’americano Fred Bernstein ha pensato invece di costruire nel porto di New York, ai piedi di Ground Zero, due lunghi moli che si estendano nella baia. Visti dall'alto, i moli assomiglierebbero alle torri gemelle come se queste fossero crollate a pelo dell'acqua, oppure come un'ombra per non dimenticare quello che è stato.
f.ol.
(Pubblicato il 11 Marzo 2002 17:11 )
(Aggiornato il 11 Marzo 2002 21:34 )
http://rainet.tiscali.it/default/article/20020311/10454.html
La redazione
