da Corriere della Sera Martedì, 5 Aprile 2005La città in lutto. Venerdì maxischermo in piazza Duomo per i funerali e un minuto di silenzio nei negozi e negli uffici Gli studenti di Milano: addio al Papa dei giovani Bandiere a mezz’asta e commemorazioni nelle scuole. Firme di cordoglio, pellegrinaggio in Prefettura Lunedì mattina: i milanesi tornano al lavoro dopo due giorni di dolore, di pianto, di lutto. Ma la città non dimentica la scomparsa di Giovanni Paolo II. Continuano le preghiere nelle chiese, i momenti di raccoglimento, le raccolte di firme nell’album delle condoglianze in Prefettura: a quelle di centinaia di milanesi, ieri si sono aggiunte anche quella del presidente della Provincia, Filippo Penati e del sindaco, Gabriele Albertini (un altro registro sarà disponibile da domani in Curia arcivecovile). Bandiere a mezz’asta a Palazzo Marino, in Prefettura, in Questura, in tutti gli edifici pubblici. Un minuto di raccoglimento è previsto per venerdì alle 12, durante i funerali di Karol Wojtyla, negli uffici e nelle scuole di ogni ordine e grado. Ed è proprio nelle scuole, soprattutto nelle superiori (quelle non utilizzate come seggio), che per tutto il giorno si sono susseguiti dibattiti e commenti. Nell’atrio del liceo classico Carducci è stato affisso un messaggio di Giovanni Paolo II: «Voi difenderete la pace pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete a un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti». Al liceo classico Manzoni, il preside ha dato disposizione di esporre bandiere a mezz’asta e di trasmettere, venerdì in aula magna, i funerali del Santo Padre. Al Caterina da Siena è pronta una circolare «perché si parli del Pontefice durante le lezioni», dice la preside, Clara Magistrelli, mentre al professionale Oriani Mazzini ogni classe deciderà liberamente cosa fare. Milano si mobilita anche per i pellegrini diretti a Roma: la protezione civile della Provincia, d’intesa con quella della capitale, ha deciso di inviare 25 volontari e due unità mobili per cucine da campo in grado di preparare 250 pasti all’ora. «A seguito della morte del Papa - fa sapere l’assessore provinciale alla Protezione civile, Francesca Corso - si prevede l’arrivo a Roma di circa due milioni di persone. Per questo motivo abbiamo deciso di inviare le unità mobili». L'assessore comunale Guido Manca, invece, ha fatto inviare a Roma ottocento sacchi a pelo, mille brandine da campo pieghevoli, cento tavoli e panche, una tensostruttura, una cucina da campo e settecento coperte. E continuano a organizzarsi i gruppi di milanesi diretti a Roma, anche se l’assalto alla Stazione Centrale è previsto per domani. Proprio «per consentire lo svolgimento delle celebrazioni per la morte di Papa Giovanni II», sono stati rinviati gli scioperi nazionali nel settore trasporti proclamati per l’8 e il 10 aprile. LƎ aprile era in programma una protesta del trasporto pubblico locale di quattro ore (rimandata al 22) proclamata da Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Slai Cobas, mentre il 10 avrebbero dovuto incrociare le braccia per 24 ore i lavoratori delle ferrovie. Per chi si fermerà a Milano, invece, sarà allestito in piazza Duomo un maxischermo che trasmetterà le esequie del Santo Padre in diretta da piazza San Pietro. Lo ha stabilito l’assessore agli Eventi, Giovanni Bozzetti, per consentire ai milanesi di seguire la cerimonia fissata per venerdì alle 10. «Il maxischermo - ha spiegato Bozzetti - è un atto dovuto per tutti quanti non potranno andare a Roma e che hanno il desiderio di condividere con altri fedeli un momento tanto importante nella storia della Chiesa e dell’umanità. D’accordo con la Curia, abbiamo deciso di dare la possibilità ai nostri cittadini di riunirsi e pregare insieme nella piazza della nostra cattedrale». Annachiara Sacchi
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