TLC & SERVIZI/L’Autorità di Cheli ha iniziato la consultazione degli operatori
Spunta il numero unico per telefono, cellulare e internet

Un solo numero per telefono fisso, cellulare, fax, telefonia su protocollo internet e posta elettronica. L'Autorità per le Comunicazioni sta valutando se, e con quali regole, introdurre in Italia il nuovo «numero identificativo universale». Un'innovazione possibile con il protocollo «enum» che consente l'associazione tra numeri telefonici e indirizzi internet. Sulla questione l’autorità guidata da Enzo Cheli ha deciso, mercoledì scorso, di avviare una consultazione pubblica. La novità può infatti essere una piccola rivoluzione nella vita di tutti i giorni: a ciascun utente corrisponderebbe un solo numero, per essere rintracciati tramite qualsiasi strumento di comunicazione telefonica, di oggi e del futuro prossimo, su rete telefonica tradizionale, mobile, e via internet. Sarebbe però anche un notevole cambiamento nell’industria delle telecomunicazioni. Ed è per questo che l’Authority si muove con grande cautela. Chiedendo il parere di tutti i soggetti potenzialmente interessati, l'autorità vuole avere le idee chiare su benefici e svantaggi, soluzioni tecniche, aspetti legati alla sicurezza e alla protezione dei dati personali. Ci si chiede, per esempio, se il nuovo numero universale può portare anche a riduzioni di costi e tariffe, se può favorire lo sviluppo dei nuovi servizi di telefonia su protocollo internet o di altri servizi multimediali, se può essere garantita la trasparenza delle tariffe applicate a seconda dei diversi strumenti di comunicazione raggiunti componendo lo stesso numero.
L'autorità vuole anche valutare l'opportunità di avviare una sperimentazione. E ha così promosso una consultazione formale. Un'analoga indagine si è già tenuta, nel corso del 2002, in altri Paesi europei: tra questi, Austria, Francia, Svezia e Regno Unito hanno già avviato la sperimentazione. Un percorso che muove ora i primi passi anche in Italia.

R.F.