Subject | : | L’inganno delle lauree brevi e delle lezioni facili |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 10 Mar, 2003 on 08:41 |
da Il Corriere della Sera 10 marzo 2003 PUBBLICO&PRIVATO Mi rivolgo a tutti i giovani che si accingono ad andare all’università. Se volete capire voi stessi, il mondo in cui vivete, fare carriera, avere stabile successo, tornate agli studi classici, alle facoltà di lettere, di lingue e letteratura, alla filosofia. E se fate economia o ingegneria, o medicina, non limitatevi alla vostra specialità, allargate la mente con altre letture, con altri corsi. Leggete romanzi, libri di storia, di filosofia, di sociologia, guardate i grandi film. Seguite le lezioni dei professori più bravi, più profondi, anche se all’inizio fate fatica a capire, anche se dovete studiare di più delle mille e cinquecento ore globali che la riforma vi chiede di non superare. Ignorate questa legge, studiate di più. Imparate a ragionare, ad argomentare. Non fatevi abbagliare dai corsi di laurea più moderni, dalle specialità della comunicazione, pensando di diventare dei giornalisti famosi, dei cineasti di fama mondiale, dei manager che sanno creare e dirigere grandi imprese. Le lauree triennali della riforma Berlinguer- Moratti, copiata sul modello anglosassone, vi daranno soltanto una informazione di base. Consentitemi di essere franco: uscite ignoranti dai licei e dagli istituti. Non conoscete l’italiano, la letteratura, la storia, la filosofia, la matematica. Non conoscete né la nostra cultura né i grandi filoni della cultura mondiale. I professori più preparati, quando vi sentono parlare, restano smarriti perché si accorgono che non avete nemmeno il vocabolario per capire che cosa dicono. E perciò molti di loro se ne vanno a un corso di livello superiore. Chi resta, spesso si rassegna a tenere lezioni piatte, elementari. Alcuni, per risparmiare tempo e fatica, non si confrontano mai con voi faccia a faccia in un esame orale. Vi fanno un test in cui i migliori non potranno mai dimostrare il proprio valore. Queste lauree triennali non sono vere lauree, le chiamano così perché la gente vuole il titolo di «dottore» ma, in realtà, spesso sono solo dei diplomi professionali. E non lasciatevi nemmeno abbagliare dal facile successo della televisione. È una strada dove contano molto le conoscenze, i giochi politici. Naturalmente è importante il talento, è possibile un improvviso successo. Che però spesso è effimero. Francesco Alberoni http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |