Subject | : | Lettera di Corradini al Corriere della Sera |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 02 Sep, 2002 on 07:40 |
Gentile Direttore del Corriere della Sera, sono uno degli "sciagurati esperti", responsabili, a detta di Galli della Loggia, illustre collega che peraltro stimo (Corriere, 31.8.02), di avere sostenuto in passato e di sostenere oggi quell'educazione alla "convivenza civile", che rappresenterebbe "una vera e propria pietra tombale sull'idea di cultura che finora ha dominato il nostro orizzonte pubblico e ispirato il nostro sistema educativo". Ad uno storico del suo valore si potrebbe intanto chiedere che cosa significa quel "finora". Fino al 1948, quando la Costituzione ha affidato alla repubblica, e quindi anche alla scuola da essa istituita, il compito innovativo di "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana"? Fino al 1958, quando il dpr firmato da Aldo Moro introdusse l'educazione civica, complesso nodo culturale, spirituale e didattico, pensato sia come "presente in ogni insegnamento", sia nella "stessa organizzazione della vita scolastica come viva esperienza di rapporti sociali e pratico esercizio di diritti e di doveri", sia infine come nucleo di argomenti etico giuridico politici, affidati "all'insegnante di storia", in due ore mensili? Si potrebbe continuare con i programmi del 1979 per la media, del 1985 per la L'Italia e la Francia da una decina d'anni hanno introdotto per legge l'educazione alla salute e l'educazione stradale, mentre l'italiano e il francese sono affidati a semplici decreti. Si tratta di "cambiamenti dissennati" avallati dalla "vacuità dei pedagogisti"? Qualcuno può legittimamente pensarlo. Ma non si tratta anche di domandarsi come mai, Né Faure, né Cresson, né Delors sono pedagogisti. Eppure lo spazio per l'educazione "ad essere" e a "cooperare" si trova nei loro rapporti internazionali, ritenuti autorevoli in tutto il mondo, anche da chi ha fatto il liceo classico quando non si veniva bombardati come oggi dalla contemporaneità. Nello stesso numero del Corriere si dà rilievo alla notizia che Ciampi regala la Costituzione ai ragazzi di Nisida. Non sarebbe meglio che la si conoscesse a scuola invece che in carcere, e che gli insegnanti fossero preparati a stabilire che nesso c'è tra Arrigo imperatore e Kofi Annan, tra Dante e don Milani e tra la fisica galileiana, l'uso del casco e la solidarietà sociale? Luciano Corradini, http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |