Subject | : | I ragazzi esultano in Rete «Si copia, è una pacchia» |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 21 Jun, 2002 on 07:03 |
da Il Corriere della Sera Venerdì, 21 Giugno 2002 I MESSAGGI ROMA - Ore 22.25 di mercoledì. Al forum del sito Internet Studenti.it arriva un e-mail firmato Ale. S’intitola: latino avete la versione? Dice: «Per favore mandatemela». Quattro minuti dopo ecco la risposta di tale PierTommaso. Il titolo è «forse», e questo è il testo: «XXIII capitolo "Lelius de amicitia" Cicerone». Dieci ore prima dell’apertura delle buste erano stati individuati opera e autore. Forse anche il capitolo, perché a trasformare il 18°, effettivamente assegnato, in 23°, con i numeri romani basta un errore di battitura che sostituisca una X alla V di cinque. Com’è potuto accadere? Sta cercando di scoprirlo la polizia postale, che ieri ha avuto da Studenti.it l’I.P del mittente, e cioè i numeri assegnati dai provider ai computer quando entrano in Rete. Da lì si può risalire al numero di telefono usato per connettersi e all’utente (l’e-mail veniva da un account di libero.it). Ma le «fughe di notizie» ieri sono state molte. Alle 9.07 del mattino è comparsa in Rete la versione corretta di latino, meno di 1 ora dopo la traduzione. Poi è toccato a matematica, pedagogia, economia. E alle otto di sera Valentina poteva finalmente esultare: «L’esame è una pacchia, W il copiare, ciaooo».
ROMA - Tre nuovi siti all’esame della Procura di Roma. E’ il bilancio dei controlli della polizia postale sulla seconda giornata di prove per la Maturità. Come nel caso dei quattro siti segnalati ai magistrati mercoledì, gli agenti hanno inviato un rapporto nel quale non sono elencate ipotesi di reato. Si sono limitati a riassumere il contenuto delle tracce rintracciabili su Internet, la maggior parte delle quali sono apparse in rete dopo la lettura all’interno delle scuole delle prove d’esame (e quindi già «pubbliche») e molte addirittura non corrispondenti a quelle «ufficiali» scelte dagli esperti del ministero dell’Istruzione. Gli investigatori hanno monitorato un’ottantina di siti su cui sono apparse indiscrezioni di ogni tipo. Decine, per esempio, quelle relative alle prove scritte di latino (e ai rispettivi autori) e di matematica. Una traccia relativa a Cicerone era addirittura apparsa su un sito mercoledì sera e gli agenti, come negli altri casi, hanno acquisito i dati per risalire a chi l’ha inviata. La polizia postale ritiene che le indiscrezioni siano state riversate nei siti solo per truffare genitori e studenti. ROMA - Il testo di Latino, giusto, con tanto di traduzione, quello di Matematica, non troppo fedele, e quello di Ragioneria, completo, sono apparsi nella Rete tra le 9.30 e le 10. Per la seconda volta consecutiva la riservatezza dell’esame è stata violata, almeno all’esterno delle scuole. Ma all’interno la vigilanza ha funzionato. Uno studente dello scientifico «Galilei» di Verona è stato sorpreso dal professore di matematica col filo dell’auricolare sotto la camicia e il cellulare in tasca. La sua maturità si è conclusa intorno alle 10. Come prevedono le nuove regole decise quest’anno dal ministero per chi viene sorpreso a telefonare durante le prove scritte, è stato espulso e ora sarà avviata la procedura per fargli ripetere l’anno. «Sono stato uno sciocco», ha detto mentre lasciava l’aula. «Un provvedimento giusto, la scuola è una cosa seria» è stato il commento del preside Paolo Bertezzolo. Il secondo sequestro è avvenuto a Milano. IL GIALLO - Ma non è l’unica novità della maturità 2002. C’è anche un «giallo». Il sito Studenti.it ha fatto sapere che alla vigilia della seconda prova, intorno alle 22.30 di mercoledì, delle coordinate abbastanza esatte del brano di Cicerone (un testo facile ma con qualche insidia) sono apparse in uno dei suoi forum. Un fatto prevedibile per la legge sulle probabilità, considerando che nei forum dedicati all’esame sono arrivate numerosissime ipotesi e certamente il «De amicitia» di Cicerone figura tra i testi canonici? Oppure qualcosa di più inquietante? I responsabili del sito sostengono che si è trattato di una soffiata «da qualche ente»?
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