Subject | : | Cresce in Italia la voglia di Internet |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 16 Jun, 2002 on 08:53 |
da La Stampa Domenica, 16 Giugno 2002 CONVEGNO A CATANIA SUL «DIGITAL DEVIDE»: UNO SU TRE UTILIZZA LA GRANDE RETE CATANIA - Lucio Stanca ribadisce il concetto: «Il piano di e-Government è fondamentale nella strategia di innovazione del Paese». L´Italia, ha detto il ministro per l´Innovazione parlando al convegno sul «Digital Divide» organizzato della fondazione Rodolfo Debenedetti a Catania, ha bisogno di «una pubblica amministrazione orientata all' utente, fornitrice di servizi, efficiente, trasparente e creatrice di valore pubblico». Serve un rinnovamento della prima linea dello Stato nel nome dello sviluppo, ha affermato, «e noi stiamo cercando di realizzarlo». A fianco di questo, ha aggiunto, c´è l´obiettivo cruciale della «realizzazione della società informazione nel Paese» che passa attraverso «quattro fattori abilitanti: capitale umano, infrastrutture, politiche industriali e finanziarie e quadro normativo». Il ministro del Welfare Roberto Maroni propone l' avvio «di un sistema di monitoraggio e di governo del mercato del lavoro basato sulla stretta interazione tra operatori privati e operatori pubblici e su un più forte collegamento tra sostegno al reddito e azioni di formazione». Si è parlato diffusamente dell´Italia delle tecnologie, ieri a Catania, fra dati, promesse e qualche spunto polemico. Secondo un indagine Demoskopea su «Produttività, flessibilità, disuguaglianza e internet» il segnale positivo è che nel Belpaese cresce, anche se lentamente, la voglia di Internet. Dalle rilevazioni emerge infatti che un italiano su tre utilizza la rete a casa o al lavoro e il divario tra nord e sud si è ridotto notevolmente e la tendenza continua. L'accesso è però ancora un privilegio dei giovanissimi mentre è poco conosciuto tra, gli anziani. Il problema, secondo il presidente della Fondazione Carlo De Benedetti, è però più grande, è che «in Europa manca una cultura digitale, un'attitudine a pensare in termini di information technology, un'attitudine che invece è ormai parte integrante del sistema economico nordamericano». Secondo De Benedetti il ritardo europeo, e quello italiano in particolare, «è legato al sistema finanziario». «L' accesso al credito - spiega - da parte delle piccole imprese in generale, e di quelle esposte nei settori ad alta tecnologia in particolare, è uno dei problemi più importanti di questo Paese ed una delle cause del continuo divario tra il nord e il sud Italia. Le difficoltà di sperimentare e testare il mercato sono in larga parte legate alle difficoltà dei nuovi imprenditori ad accedere a risorse finanziarie». Per De Bedenetti «questo è il vero vincolo da allentare». r.e.s. http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |