da Il Corriere della Sera
Sabato, 2 Febbraio 2002 Il presidente del Lazio: «Ai ragazzi va insegnato come difendere la vita»
Storace: in classe lezioni contro droga e aborto
ROMA - La scuola modello Storace avrà «finalmente» nuovi libri di testo. E nuovi programmi: più famiglia, più religione, i valori della vita e del sacrificio personale. E, mentre progetta di scrivere un testo che insegni ai ragazzi che «fare il bandito non conviene mai», il governatore del Lazio Francesco Storace medita anche su come contrastare il movimento anti-global già dai banchi di scuola. Magari introducendo in quella fetta di piano di studi che sarà definita dalle regioni un’ora di «storia della globalizzazione».
Come cambieranno le scuole del Lazio?
«Saranno incentrate sui valori che puntino ad affermare l’Europa come una risorsa e non come un problema».
C’è chi teme una scuola assai confessionale...
«Il crocefisso in classe non è un delitto, ma rispetto la libertà di culto. La scuola però dovrà interrogarsi sull’identità cristiana dell’Europa».
Spunteranno nei programmi tem i a lei cari come la famiglia o la prevenzione dell’aborto?
«La società e la scuola hanno il compito di far riflettere i ragazzi sulla responsabilità di metter su famiglia, di procreare e salvaguardare la vita. In classe torneranno anche l’altruismo, la solidarietà e il sacrificio personale. Toccherà ai professori anche ribadire la condanna della droga. E poi, fossi il presidente della Sicilia...».
Non lo è, ma dica pure.
« Distribuirei nelle scuole un libro che racconti quant’è effimero il potere del criminale, la cui vita finisce spesso all’ergastolo. E’ un po’ che penso di scriverlo».
E le istanze contro la globalizzazione che arrivano da Porto Alegre?
«Spero di non veder mai su una cattedra di Roma il professor Casarini o il professor Agnoletto. Sono per una cultura che insegni ai giovani come diventare grandi nella competizione globale, cercando di non esserne vittime».
Pensa ancora di «riscrivere» i libri di storia?
«Resto convinto che la storia del ’900 è stata scritta in maniera faziosa. Non si può dipingere chi governa questo Paese come una banda di malfattori. E credo non sia un delitto dare un po’ di spazio nei libri di testo a culture alternative a quelle che hanno dilagato negli ultimi decenni».
E la parità scolastica?
«Alla materna sarà presto legge , poi penseremo alla scuola dell’obbligo. Ma i soldi non bastano e il governo dovrà offrirci un cofinanziamento».
Monica Guerzoni
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