Valutazione della ricerca, ecco le Linee guida
Il Ministro Moratti: "Garantire la qualità dei progetti e dei risultati"

(Roma, 20 maggio 2003) Qualità, rilevanza, originalità/innovazione, internazionalizzazione: sono questi i quattro obiettivi fondamentali che si pongono le Linee guida per la valutazione della ricerca, presentate stasera da Letizia Moratti, Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e da Franco Cuccurullo del Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca.
I quattro obiettivi sono riferiti ai progetti ed ai prodotti della ricerca scientifica, che da ora in poi saranno sottoposti a valutazione, come avviene in altri Paesi, a differenza del nostro, dove è storicamente mancata una cultura della valutazione.
Il riallineamento del nostro Paese è affidato all'introduzione di criteri e metodi della valutazione, che interesseranno l'intera comunità scientifica: Università, Enti di ricerca, mondo produttivo.
La prospettiva è di dotare l'Italia di un sistema oggettivo ed affidabile, in grado di migliorare il collegamento istituzionale fra risultati della valutazione, selezione dei progetti e allocazione delle risorse. Nel presentare questo complesso, ma indispensabile sistema di valutazione, Letizia Moratti ha detto, tra l'altro: "L'elaborazione delle Linee guida ha lo scopo di suggerire regole e procedure di riferimento per la valutazione del Sistema nazionale della ricerca, rivolte non soltanto alla comunità scientifica, ma anche ad altri rilevanti interlocutori, quali i responsabili istituzionali (a cui è affidata la responsabilità di individuare e destinare alla ricerca risorse adeguate) e all'opinione pubblica". Il Ministro ha così continuato: "La cultura della valutazione, nel nostro Paese, a differenza di quanto avviene in altri, stenta ad affermarsi. Al contrario, essa deve essere valorizzata, per offrire al sistema criteri e indicatori di riferimento per valutare la qualità dei progetti e dei risultati e attribuire alle strutture risorse coerenti con il giudizio di merito".
Circa l'importanza della valutazione, il Ministro ha spiegato: "Abbiamo ereditato, per quanto riguarda l'entità degli investimenti in Ricerca e Sviluppo, una situazione negativa in termini di valori assoluti. Questa situazione si rivela ancora più critica se si considera che i fondi per la ricerca hanno continuato per decenni a seguire destinazioni alle quali non è stata mai dedicata sufficiente attenzione in rapporto agli obiettivi dichiarati.
Questa consolidata abitudine, dettata più che altro dall'ansia di accontentare tutti, ha portato ad un appiattimento del sistema, a scapito della qualità. Ecco perché è fondamentale stimolare una cultura della valutazione".
Dal canto suo, Franco Cuccurullo, illustrando tecnicamente le Linee guida per la valutazione, ha posto in evidenza che il documento voluto dal Ministro ed elaborato dal CIVR appartiene di diritto all'intera comunità scientifica, essendo nato da un confronto dialettico e costruttivo con la Conferenza dei Rettori, il Consiglio Universitario Nazionale, il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario, i Presidenti degli Enti di ricerca, rappresentanti del mondo produttivo e delle professioni. "Presentiamo oggi, ha detto, Linee guida sostanzialmente condivise, come era nel nostro intento iniziale, quando, nell'estate del 2002, ci siamo avviati, su indirizzo del Ministro, lungo questo percorso, che si presentava accidentato, ma assolutamente imprescindibile".
Cuccurullo ha poi illustrato l'articolazione del meccanismo di valutazione: "I Panel di area e di progetto speciale, costituiti esclusivamente da rappresentanti della comunità scientifica, affiancati da sub-panel con specifiche competenze disciplinari, con il supporto di esperti anche stranieri. Saranno i Panel, attraverso il consensus report, a ricondurre i singoli giudizi di merito, formulati dagli esperti sui prodotti selezionati della ricerca e sui progetti speciali, ad un momento di sintesi (eccellente, buono, accettabile, limitato). Ai Panel sarà affidato anche il compito di produrre la ranking list di area, per attribuire le strutture di ricerca (Università, Enti di ricerca) a fasce di merito predefinite dal CIVR, nonché la relazione finale, da trasmettere al CIVR, nella quale saranno individuati i punti di forza e di debolezza dell'area".
Cuccurullo ha così continuato: "Spero che il glossario della valutazione entri gradualmente nel linguaggio comune della ricerca. Vedete, negli ultimi 20 anni abbiamo faticosamente imparato a fare rating nel sociale, ma ci siamo dimenticati di farlo in un settore avanzato e strategico per il Paese qual è la ricerca.
Sono convinto che la fase applicativa di queste Linee guida stimolerà la comunità scientifica ad una competitività positiva, che innalzerà, inevitabilmente, la qualità della Ricerca, intensificando quella circolarità di saperi e conoscenze cui accennava il Ministro Moratti.
Un percorso obbligato, in sostanza, per essere più presenti e partecipi nelle continue sfide della globalizzazione".