da Il Corriere della Sera
18 aprile 2003Piano per coinvolgere le università
Giovani e quotidiani Nel progetto entrano anche i tedeschi
L’esperienza della Frankfurter Allgemeine Zeitung Interessati 430 mila studenti
Prima gli australiani-americani, ora i tedeschi. Si amplia il fronte delle alleanze internazionali dell’Osservatorio giovani-editori alla ricerca di esperienze e idee con cui confrontarsi per la costruzione del nuovo progetto «Quotidiano d’Ateneo», fratello maggiore del collaudatissimo «Quotidiano in classe» (430 mila gli studenti delle scuole superiori che partecipano all’iniziativa) e prossima tappa nel percorso di coinvolgimento dei giovani nella lettura dei giornali. La visita a Firenze di Lachlan Murdoch, 31 anni, figlio del magnate dell’editoria Rupert ora nel nostro Paese con Sky Italia, ha prodotto un «patto di consultazione» fra il gruppo e l’Osservatorio giovani-editori (promosso da Rcs-Corriere della Sera , dalla Poligrafici editoriale e dal gruppo Il Sole 24 Ore ), «accordo strategico - spiega Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio - per acquisire ciò che Murdoch ha già sviluppato nel campo del giornale in università con progetti di grande impatto e molto diversificati fra loro».
E’ solo l’inizio. La filosofia dell’Osservatorio - dentro e fuori le classi - è il confronto. Così all’esperienza, per esempio, di un tabloid popolare come il New York Post dei Murdoch si affianca ora quella di un quotidiano di tutt’altro taglio, la Frankfurter Allgemeine Zeitung , secondo per vendite in Germania, il giornale «della classe dirigente che parla al Paese che conta». Anche la Frankfurter Allgemeine Zeitung ha intrapreso la strada dello sbarco in università. L’Osservatorio studia e prende appunti. L’idea è che entrambe le testate straniere (che non entrano nell’Osservatorio) possano fornire spunti per la costruzione di un progetto universitario tutto italiano. Gü nther Nonnenmacher, numero uno del gruppo tedesco, sarà ospite dell’Osservatorio. «Stringere alleanze con chi ha già sviluppato progetti universitari centrati sull’uso del giornale è un modo per fare tesoro di errori e successi di altri e lavorare al lancio della prossima sfida: il giornale d’Ateneo», chiude Ceccherini.
Da. Mo.
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