da Corriere della Sera
Venerdì, 25 Marzo 2005«I giovani nelle imprese: aumenterà la competitività»
ROMA - «Il sistema educativo italiano diventa più europeo». E’ soddisfatto il vicepresidente di Confindustria con delega all’education, Gianfelice Rocca. Il provvedimento, che prevede la possibilità per i giovani che hanno compiuto 15 anni di frequentare i corsi del secondo ciclo in alternanza scuola-lavoro, va incontro alle richieste degli industriali. Ma quali saranno gli effetti concreti del decreto attuativo della riforma Moratti approvato ieri dal Consiglio dei ministri?
«Il provvedimento avvicina i giovani all’impresa e accresce la competitività del nostro Paese. Si tratta di un passo importante, un passo che consente alla scuola italiana di diventare più europea».
Secondo l’opposizione con questo decreto si creano studenti di serie A e studenti di serie B, spingendo larghi settori di giovani verso un lavoro anticipato. E’ vero?
«Al contrario. Gli studenti hanno più diritti».
Quali?
«Il loro ciclo di apprendimento continua anche fuori dall’aula, come avviene nei Paesi più avanzati».
Quale sarà il ruolo delle imprese?
«Aprire le porte ai giovani offrendo loro opportunità di crescita culturale, di conoscenza delle tecnologie e di acquisizione di competenze utili per un corretto inserimento nel mondo del lavoro».
Non è ancora prematuro parlare di possibilità di alternanza scuola-lavoro?
«Sono già in corso da due anni sperimentazioni che hanno coinvolto 418 scuole secondarie superiori (nella grande maggioranza istituti tecnici e professionali, ma anche licei classici e scientifici) e un numero complessivo di 20.431 studenti».
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