L'obbligo è diventato diritto-dovere

SCUOLA

NEI GIORNI scorsi è stata diffusa l’ennesima menzogna riguardante il mondo della scuola: il consiglio dei ministri avrebbe approvato un decreto di innalzamento dell’obbligo scolastico e formativo a 18 anni d’età, niente di più falso perché nel 2003 la Moratti, è andata a cancellare l’obbligo scolastico trasformandolo in un diritto-dovere; formalmente cambia poco, ma in pratica l’obbligo ne risulta indebolito perché ad un diritto-dovere (come ad esempio quello di andare a votare) si può sempre rinunciare senza conseguenze, ciò relativizzerà l’impegno dello Stato nel garantire a sempre più ragazzi il diritto alla frequenza scolastica e va in controtendenza rispetto alla precedente riforma del ministro Berlinguer (che portava l’obbligo a 16 anni d’età) e ai governi democratici di tutto il mondo che cercano di elevare i livelli culturali dei propri cittadini. Nello stesso consiglio dei ministri è stato approvato il decreto sull’alternanza scuola-lavoro, che disegna uno scenario di alternanza ben diverso da quelle esperienze che da anni si realizzano in molte scuole italiane. Questo tipo di alternanza è molto simile all’apprendistato, con la significativa differenza che quando si tratta di apprendistato c’è la tutela di un contratto, in questo caso no. Temiamo che prolungate esperienze di stage possano allontanare gli studenti dalla formazione culturale ed educativa, aggravando ulteriormente il problema dell’abbandono scolastico.
Matteo Bianchi
Studenti punto Net Spezia