da Corriere della Sera
Sabato, 26 Marzo 2005Mancano 30 milioni di euro
Urbino, appello per salvare l’università
Il ministro Buttiglione chiede di intervenire per garantire i fondi all’ateneo intitolato a Bo
ROMA - Urbino è un paradosso. Perché gli studenti sono più degli abitanti: 20 mila contro 15 mila. E perché la sua libera università, libera nel senso di non statale e quindi con meno fondi pubblici, proprio come una statale si comporta: la tassa di frequenza è di 900 euro l’anno, simile a un ateneo pubblico e molto più bassa rispetto ad altri atenei liberi come la Bocconi, la Cattolica o la Luiss. Una scelta di servizio voluta direttamente da Carlo Bo, rettore per 50 anni nella cittadina marchigiana, che ora comincia a creare qualche problema. Mancano all’appello 30 milioni di euro l’anno, ma finalmente qualcosa si muove. Due giorni fa è arrivato al rettore Giovanni Bogliolo un fax dal ministero dell’Istruzione: una richiesta di documenti, il primo passo verso la statalizzazione che lo stesso ateneo ha chiesto a ottobre per avere più fondi. Dal ministero fanno sapere che si sta esaminando la situazione per valutare la possibilità di avviare la procedura. Nulla di deciso, ma le prospettive sono buone, anche perché l’appoggio politico è consistente. Ieri è stato il ministro delle Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione, a chiedere di salvare l’università intitolata a Carlo Bo. Così come il deputato di An, Andrea Ronchi.
Non sono i soli: al Senato è fermo da due anni un disegno di legge che stanzia 7,5 milioni di euro, un testo firmato da tutti i partiti, maggioranza e opposizione. Il 6 aprile si discute alla Camera una mozione firmata da tutto il centrosinistra che impegna il governo a finanziare in modo adeguato l’ateneo. Nei giorni scorsi avevano sollevato il problema Massimo D’Alema e Piero Fassino per i Ds, Renzo Lusetti per la Margherita, oltre al ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri. A Urbino si spera. C’è solo un timore: passate le elezioni (per le Regionali si vota anche nelle Marche) si ricorderanno ancora del problema?
Lorenzo Salvia
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