Treviso, un alunno di sette anni di una scuola elementare vittima di alcuni allievi più grandi. Genitori sotto choc

Bambino "punito" a scuola con un cappio intorno al collo
Una "vendetta" scattata durante la ricreazione. Unica sanzione per gli aggressori: il divieto di partecipare a una gita

TREVISO - Lo hanno portato sul retro della scuola elementare durante la ricreazione e poi gli hanno stretto una corda intorno al collo, colpendolo con pugni sulle braccia per punirlo di uno sgarbo: vittima di questo ennesimo episodio di bullismo un bimbo di sette anni che frequenta la prima elementare di una scuola del trevigiano, mentre i suoi aggressori sarebbero quattro alunni di quarta, due italiani e due figli di immigrati.

Lo riferisce oggi il quotidiano la Tribuna di Treviso, riportando anche una breve intervista con il bimbo e con i suoi genitori, che dichiarano di aver scoperto l'accaduto solo dopo aver notato i segni rossi intorno al collo del figlio, apparso "un po' triste" al suo ritorno da scuola. E sarebbe stato proprio il bimbo a raccontare poi l'episodio, sollecitato dai genitori. I quali, però, non hanno presentato denuncia: si sono limitati a medicare il figlio in casa, senza portarlo al pronto soccorso.

A scatenare la reazione violenta sarebbe stato qualche calcio sferrato da un gruppo di bambini più piccoli contro quelli più grandi. Da qui la "vendetta": i ragazzi avrebbero preso una corda, usata per l'ora di ginnastica, e ne avrebbero fatto un cappio stringendolo intorno al collo del piccolo, dopo averlo portato sul retro della scuola. A dare l'allarme, facendo intervenire una maestra, sarebbero stati alcuni alunni che giocavano nel cortile, forse richiamati anche dalle urla della vittima.

L'episodio, che risale a giovedì scorso, sarebbe stato punito a livello disciplinare, escludendo i bambini coinvolti nel caso di violenza dalla partecipazione ad una gita scolastica. Alcuni genitori, però, avrebbero chiesto chiarezza sulla vicenda, e sulla vigilanza del personale scolastico.

(9 marzo 2003)