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A Johannesburg accordo in cinque punti
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1. A Johannesburg accordo in cinque punti
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da La Stampa
Martedì, 3 Settembre 2002

IL DOCUMENTO FINALE SOTTOSCRITTO NELLA NOTTE. CONTRASTI SULL´ABORTO

A Johannesburg accordo in cinque punti
Intesa per acqua e biodiversità, sull´energia Europa battuta

ROMA - Dopo giorni di faticose discussioni, l´arrivo dei principali capi di Stato e di governo a Johannesburg è coinciso con un accordo su un´ampia serie di temi. Ecco i punti principali del documento finale, sottoscritto ieri notte nella capitale sudafricana: alcuni, come quello sull´acqua, hanno soddisfatto molti, altri, come quello sull´energia, hanno suscitato delusione, specie nelle delegazioni europee.

ENERGIA.
Un accordo è stato raggiunto in extremis per poter chiudere il documento, ma si tratta di un accordo debole rispetto agli obiettivi dell´Unione europea per quanto concerne l´energia rinnovabile. La Ue era arrivata a Johannesburg chiedendo di portare al 15 per cento la produzione mondiale di energia pulita entro il 2010. Quegli obiettivi sono stati eliminati. Invece si parla genericamente di «incrementare sostanzialmente la quota globale di produzione di energia da fonti rinnovabili. «C´è stata una forte opposizione degli Stati Uniti e del Giappone», ha spiegato un delegato dell´Unione europea uscendo dalla maratona negoziale. In compenso sono stati raggiunti accordi per la promozione di tecnologia per favorire la produzione di energia pulita, l´eliminazione del piombo dalla benzina e la riduzione di gas nocivi durante la lavorazione del petrolio. E´ stata convocata una conferenza mondiale sull´energia rinnovabile, che si terrà in Germania prossimamente.

ACQUA.
Un miliardo di persone ancora oggi non ha accesso all´acqua potabile. L´obiettivo, sottoscritto a Johannesburg, è di ridurre quella cifra del 50 per cento entro il 2015. Al tempo stesso la questione dell´approvvigionamento idrico è stata allargata all´accesso ai servizi igienici di base, incluso il collegamento ad una rete fognaria. Il Piano non indica gli strumenti per raggiungere l´obiettivo, ma lascia ampio margine ad accordi bilaterali tra i Paesi interessati. «E´ un impegno storico», ha dichiarato il segretario generale del summit, Nitin Desai. «Per la prima volta acqua e servizi igienici sono diventati una priorità politica». Si calcola che ogni giorno circa 6 mila bambini muoiono di dissenteria e altre malattie legate alla mancanza di acqua pulita o di una rete fognaria adeguata.

COMMERCIO E FINANZA.
E´ stato ribadito l´impegno, in realtà già sottoscritto alla conferenza di Doha, di eliminare gradualmente i sussidi all´agricoltura e ad altri settori che distorcono il commercio internazionale (quasi sempre a sfavore dei Paesi in via di sviluppo). Il G77 avrebbe voluto un linguaggio più incisivo per aiutare l´export dei loro prodotti verso i Paesi più ricchi. I negoziatori hanno anche deciso di eliminare dal documento la clausola che dava priorità all´Organizzazione mondiale del commercio rispetto agli accordi multilaterali in materia di ambiente. «C´è un senso di euforia per essere riusciti a risolvere questa delicatissima questione», ha commentato il portavoce di una delegazione ieri a tarda notte. Infine, nasce un fondo di solidarietà per lo sviluppo, che interesserà principalmente l´Africa, ma l´iniziativa rimane volontaria.
CLIMA. Una delle questioni più spinose dopo la decisione degli Stati Uniti di non ratificare il Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici. Il documento di Johannesburg ribadisce la centralità di Kyoto e i Paesi che hanno già ratificato il Protocollo «esortano con forza» i Paesi che non lo hanno ancora ratificato a farlo «in maniera tempestiva». Per sottolineare l´impegno europeo a proseguire lungo la strada tracciata a Kyoto, gli europei hanno esortato sia gli Stati Uniti che la Russia a farlo al più presto. «Il testo è molto incoraggiante», ha detto Hans Christian Schmidt, ministro dell´Ambiente della Danimarca, che ha la presidenza di turno della Ue. Anche Steve Sawyer, responsabile di Greenpeace per il settore clima, ha parlato di un buon risultato «perché al meno non siamo tornati indietro».

BIODIVERSITA´.
Sei mesi fa alla Conferenza sulla biodiversità all´Aja i Paesi ricchi si erano messi d´accordo sull´obiettivo di «dimezzare» il ritmo dell´estinzione delle specie entro il 2010. Il documento di Johannesburg parla solo di una riduzione. Restano molti elementi controversi, tra cui il tema della sanità: a proposito di aborto, un paragrafo «incriminato» chiede migliori servizi sanitari «nel rispetto delle leggi nazionali, dei valori culturali e religiosi». Questa formulazione, per la delegazione europea, potrebbe essere un passo indietro rispetto a quanto già concordato al Cairo nel 1994 dalla Conferenza Onu sulla popolazione e lo sviluppo ed in materia di diritti nel campo della riproduzione sessuale. I deputati verdi hanno accusato i rappresentanti italiani al Summit di fare «fuoco e fiamme» per non far inserire nel documento finale il diritto all´aborto.


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Date: 03 Sep, 2002 on 07:57
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