da Corriere della Sera
Mercoledì, 3 Ottobre 2007NELLA CITTADINA DI UN SOBBORGO DELLA CITTÀ DELL'ILLINOIS
Chicago, preside vieta gli abbracci a scuola
La direttrice di una media: «Sono troppi, lunghi, ravvicinati e tra ragazzi e ragazze»
OAK PARK - «Certe cose devono restare fuori della scuola.» Questa è stata l'inconsueta direttiva arrivata una settimana fa ai quasi 860 studenti della Julian Middle School di Oak Park, cittadina di 50 mila abitanti nel sobborgo di Chicago. Gli abbracci, dice la preside, vanno bene per gli aeroporti o per le riunioni familiari, non a scuola. Gli alunni - forti delle loro convinzioni - hanno protestato mettendo in scena un «abbraccio collettivo» davanti all'istituto.
ORDINE - Quanto possono avvicinarsi l'uno con l'altro gli studenti durante la loro pausa? Non troppo, è l'idea della direttrice Victoria Sharts. «L'anno scorso, da entrambe le parti dei corridoi c'erano decine di ragazzi che si abbracciavano affettuosamente, formando così una sorta di catena umana», ha raccontato qualche giorno fa la preside delle medie al reporter della Cbs indicando l'androne oramai deserto. «E questo era veramente un problema.» Sharts, però, aveva già pronta la soluzione: «hug ban», ovvero il divieto di abbracciarsi. In una settimana tutti i corridoi e gli ingressi dell'edificio si sono trasformati in «zone libere da abbracci». Lo scopo della nuova norma: «avere corridoi e locali sicuri e ordinati dove tutti possono passare in sicurezza e arrivare anche in orario alle lezioni». Sembra infatti che l'eccesso di abbracci abbia provocato la formazione di «lunghe code» e affollato i corridoi facendo arrivare spesso gli allievi tardi in aula.
Abbraccio di gruppo alla scuola dell'Illinois (da Cbs2chicago.com)
PERBENISMO - Puntualità, ordine e sicurezza nella scuola - si trattava realmente solo di questo? Preside e docenti hanno scelto una strada per obbligare i ragazzi a vivere in una sorta di «bolla virtuale», facendogli mantenere le distanze l'uno dall'altro. Ma Victoria Sharts ha anche un altro problema con gli abbracci e conferma così un cliché europeo sugli americani: la pruderie Usa. «L'abbraccio è più appropriato negli aeroporti o nelle feste di famiglia», ha detto Sharts ai reporter americani. Mentre quelli nell'edificio scolastico sono «troppo lunghi, troppo ravvicinati e, il più delle volte, tra ragazzi e ragazze».
«ABBRACCI DI GRUPPO» - Nel fine settimana scorso la direttrice ha spedito agli irritati genitori una lettera invitandoli alla calma, anche dopo il clamore suscitato nei media del paese. «L'affettuoso gesto non è proibito dappertutto, ma solo nei corridoi», spiega Sharts che critica innanzitutto i «group hugs» - «gli abbracci collettivi» che provocherebbero assembramenti incongrui nell'istituto scolastico. Dice la preside:«Per noi è una cosa buona, se i bambini si abbracciano. Però non ogni 40 minuti fuori dalla classe.» C'è da dire che per ora non è prevista alcuna punizione, se disobbediscono veranno richiamati.
«NO CONTACT» - La scuola di Oak Park non è l'unico caso negli Usa di una curiosa politica sul contatto fisico: già l'istituto di Culver City (California), quasi due anni fa, vietò ai propri allievi la troppa vicinanza col prossimo. La norma «no contact» serviva infatti per reprimere botte, spintoni e pugni tra gli alunni. Faceva parte di uno dei programmi su scala nazionale contro la violenza e le molestie sessuali. La regola probabilmente aveva anche i suoi buoni propositi - però molti volevano soltanto amoreggiare un po'. Gli studenti erano confusi sul da farsi: certi avevano paura di abbracciare i propri amici quando si salutavano, per altri era okay solo il contatto fisico fra amicizie dello stesso sesso. Ciò che tuttavia doveva succedere al momento di un bacio tra due fidanzatini, non era chiaro.
CASI - «Si fa presto - prima si danno la mano e poi li vedi sul prato a sbaciucchiarsi», ha detto il direttore delle medie di Culver City Jerry Kosch - e ciò che succede poi c'è lo possiamo solo immaginare. Per questo motivo nella sua scuola i contatti intimi non vengono tollerati; «in fin dei conti persino molti genitori non sanno cosa combinano veramente i loro figli a scuola.» A metà luglio di quest'anno, il preside della Kilmer Middle School di Fairfax County, una scuola media della Virginia, ha imposto agli studenti una specie di embargo tattile a causa del «sovraffollamento», motivandolo con la scusa dell'ordine pubblico. Pena, l'espulsione, dopo una serie di richiami formali. Eppure non è solo prerogativa degli insegnanti americani: darsi la mano o, nel peggiore dei casi, un bacio appassionato è stato proibito nel novembre 2006 anche da Steve Kenning, preside del Callington Community College nella britannica Cornovaglia. Kenning è stato infine sbugiardato su tutti i media e deriso dall'intera nazione. Al centro delle polemiche c'è finita stavolta la preside dell'Illinois. E gli alunni della scuola media del Prince Julian School a Oak Park hanno manifestato alla loro maniera: davanti all'edificio è stato organizzato un abbraccio di massa - tutto, ovviamente, ripreso diligentemente dalle telecamere della Cbs. E nessuno si è lamentato.
Elmar Burchia
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