E Fioroni investe sui docenti di sostegno

Prevista la formazione in collaborazione con l’Università di oltre 700 insegnanti

SCUOLA, si investe su 702 nuovi insegnanti di sostegno. Una formazione che assume carattere di alta professionalità e specializzazione. Con un progressivo passaggio degli stessi nell’organico. Sono i punti principali del «Piano per la disabilità» per gli anni 2007/2008 e 2008/2009, presentato dal ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni per il quale sono stati stanziati 4 milioni di euro. Il Piano nazionale straordinario per l’integrazione degli alunni disabili «I Care: Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa» (nome che richiama la figura di Don Lorenzo Milani a quaranta anni dalla sua morte), punta sulla formazione degli insegnanti di sostegno, privilegiando il fattore-qualità. «A 30 anni dalla legge 517 dobbiamo fare un salto di qualità perché, l’integrazione del diversamente abile non sia più solo quantitativa ma qualitativa - ha dichiarato il ministro Fioroni nel corso della presentazione - Dobbiamo anche far sì - ha aggiunto - che percorsi educativi individualizzati rappresentino sempre più livelli di educazione, apprendimento e istruzione concreti e fruibili da parte del diversamente abile». Per il Piano, che coinvolge direttamente duecentocinquanta scuole in tutta Italia ed entrerà a pieno regime dall’anno prossimo, dei quattro milioni di euro stanziati, 3,4 sono stati assegnati alle Regioni capofila del progetto: Marche, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia, Puglia, Veneto e Lazio. Il progetto, realizzato con l’Osservatorio sulla disabilità a scuolà, si propone di realizzare un modello sistematico di formazione, a partire dalle esperienze in atto e attraverso la metodologia della ricerca. Vuole inoltre, sostenere modelli formativi che sappiano collegare il mondo della scuola agli altri aspetti della vita adulta e consolidare a livello territoriale le reti di supporto alle politiche di inclusione dei disabili. La formazione iniziale dei docenti di sostegno cambierà in base a uno studio realizzato di concerto col ministero dell’Università che prevede l’inserimento della pedagogia speciale nei percorsi iniziali di laurea per tutti gli aspiranti docenti e una formazione ulteriore e specifica per i docenti di sostegno, che diventeranno sempre più figure ad alta specializzazione di supporto all’intera classe. D’intesa col ministero della Salute invece, si è costruito un progetto alternativo per una «nuova certificazione», oggetto di un accordo di programma nella conferenza Stato-Regioni già in fase di elaborazione. interni@iltempo.it