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Subject  :  La conoscenza, cuore della democrazia
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  28 Jul, 2007 on 09:11
da AprileOnLine
Sabato, 28 Luglio 2007

La conoscenza, cuore della democrazia
Alba Sasso*

Questa mattina a Roma si è avuto il primo incontro del cantiere della conoscenza, presentato ufficialmente al Senato. "Un cantiere- come si legge nel documento di avvio della discussione- aperto a tutti quei soggetti organizzati o individuali che intendano avviare insieme un percorso, nel quale si possano incontrare culture e storie diverse, disponibili al confronto, per la costruzione di uno spazio comune...".
L'iniziativa promossa da Rifondazione comunista, Sinistra democratica, Verdi, Pdci e alla quale hanno già aderito singoli e associazioni, nasce con lo scopo di costruire una unità dal basso sui temi del sapere e della conoscenza.

Un percorso che muove dalla convinzione che sapere, ricerca, innovazione siano questioni centrali per consentire la crescita del Paese, del suo sistema produttivo, della sua economia e anche della sua fisionomia democratica. Una impostazione, questa, che d'altra parte era l'asse centrale attorno a cui ruotava e si articolava il programma dell'Unione, il quale non è certo il Vangelo, ma sicuramente un testo che non dovrebbe essere modificato unilateralmente, come invece è accaduto nell'ultima finanziaria, la quale ha imposto una riduzione di risorse proprio in questi settori strategici per il futuro del paese.

"Pensiamo che la conoscenza- si legge ancora nel documento- appartenga a quell'insieme di beni comuni che non possono essere alienati dal mercato, diritti universali e beni fondamentali ai quali ogni persona deve poter accedere."
Certo, la società della conoscenza ha bisogno di scelte politiche che la rendano possibile, di politiche pubbliche che garantiscano uguaglianza di opportunità nell'accesso al sapere e alla cultura. Perciò il cantiere intende costruire un punto di vista di "sinistra", un'aggregazione autorevole, una forza critica nei confronti di processi nazionali e internazionali che tendono a privatizzare beni e servizi essenziali per i cittadini.

Il dibattito di oggi ha preso spunto da alcuni elementi contenuti in schede su istruzione, università e ricerca, cultura, beni culturali. Punti che intendono rappresentare un terreno di indagine e che vogliono al contempo essere la base dell' impegno per un lavoro comune.
Insomma una proposta concreta per costruire unità, al centro e nei territori.
Non ci resta che andare avanti, lavorando al prossimo appuntamento di ottobre, quando vi sarà una prima assemblea pubblica dedicata al tema.

*Sinistra Democratica, vicepresidente Comm.Cultura della Camera


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