da Tuttoscuola
Lunedė, 2 Aprile 2007 Fino al prossimo gennaio non ci sara' contratto per la scuola
Sciopero della scuola a parte con una conferma o una revoca che, dopo le parole del ministro della funzione pubblica Nicolais, dovra' essere decisa dai vertici sindacali nelle prossime ore, c'e' un'altra questione non da poco che dovra' essere valutato: i tempi del contratto.
Il ministro, nell'aprire ai sindacati del pubblico impiego con la sua offerta di 1,7 miliardi (con la speranza che revochino), ha fatto tre precisazioni non di poco conto.
Ci saranno meno risorse per il centro, gli aumenti decorreranno dal gennaio 2007, i soldi saranno disponibili dopo l'approvazione della prossima finanziaria.
Le prime due notizie non sono entusiasmanti, anche perche' il
contratto, anche per gli altri dipendenti statali, e' scaduto dal 31 dicembre 2005. Gli aumenti dovrebbero percio' decorrere dal 1° gennaio 2006, anziche' dal 1° gennaio 2007 come affermato dal ministro.
Si perderebbe un anno? Ecco, forse, perche' il ministro ha parlato di minori aumenti.
L'altra notizia era nell'aria: i soldi per il momento non ci sono (o non ce ne sono abbastanza) e occorrera' attendere che arrivino con la Finanziaria 2008, cioe' come minimo dal gennaio prossimo.
Si potra', dunque, aprire la vertenza, avviare trattative, pervenire ad ipotesi di accordo, ma il contratto vero e proprio non potra' (non potrebbe) essere firmato prima del 2008.
Gli aumenti non coperti da effettive disponibilita' finanziarie non potrebbero infatti avere la prescritta registrazione finale della Corte dei Conti.
Con queste prospettive, i sindacati revocheranno lo sciopero del 16 aprile?
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