Liberalizzazioni, ecco cosa cambia nel mondo della scuola

Niente licei tecnologici ed economici, restano gli istituti tecnici e professionali

L'approvazione in via definitiva da parte del Senato del decreto legge sulle liberalizzazioni, introduce anche nella scuola alcune importanti novità.

La riforma Moratti viene rinviata di un altro anno e con essa viene annullata la cancellazione degli istituti tecnici e professionali. Questi ultimi vengono infatti mantenuti nell'ambito del sistema di istruzione secondaria. Contestualmente sono soppressi i licei tecnologici ed economici, peraltro mai attuati.

Il decreto prevede inoltre una revisione degli orari e dei programmi della scuola superiore: verrà stabililto un monte ore sostenibile dagli allievi e saranno aumentate le attività di laboratorio, di tirocinio e di stage. Il tutto per consentire agli studenti di orientarsi meglio nella scelta del lavoro, del'università o dell'istruzione superiore.

In questo senso nasceranno i cosiddetti "Poli tecnico-professionali", costituiti dagli stessi istituti tecnici e professionali, da strutture formative accreditate per il conseguimento di diplomi professionali e da istituti tecnici superiori in luogo degli attuali Ifts (cioè percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore post secondaria non universitaria).

Un altro aspetto significativo della riforma riguarda le donazioni. Le scuole statali e paritarie non profit potranno accettare da privati, imprese e Onlus, finanziamenti finalizzati all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa. A chi effettuerà queste donazioni saranno riconosciuti gli stessi sgravi fiscali previsti per le donazioni verso le Fondazioni.