È approdato nella Gazzetta Ufficiale n. 206 il dpcm che distribuisce le competenze e il personale.

Istruzione e ricerca spacchettati

Riordinati i ministeri. A Fioroni 195 impiegati, a Mussi 100

Lo spacchettamento del ministero dell'istruzione è cosa fatta. I dicasteri ´figli' del ministero gestito da Letizia Moratti, vale a dire l'istruzione e l'università e ricerca, si sono suddivisi uffici e personale in attuazione del dl 181/2006 sul riordino dei ministeri. A mettere il tutto nero su bianco è il dpcm 14 luglio 2006, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 di ieri, che disciplina ´Competenze e uffici del ministero dell'istruzione e del ministero dell'università e della ricerca'.
Di ciò che era un ´unicum' sotto la gestione Moratti, al ministero dell'istruzione restano adesso il dipartimento per l'istruzione, il dipartimento per la programmazione ministeriale e per la gestione ministeriale del bilancio, delle risorse umane e dell'informazione e gli uffici scolastici regionali.

Ma dal dipartimento per la programmazione restano esclusi l'ufficio IV della direzione generale per i sistemi informativi e l'ufficio II della direzione generale per la comunicazione, che vanno al ministero dell'università e della ricerca, insieme con il dipartimento per l'università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica e gli uffici III e V della direzione generale studi e programmazione sui sistemi dell'istruzione, dell'università, della ricerca e dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica.

Per quanto riguarda le dotazioni organiche, il ministro dell'istruzione Giuseppe Fioroni mantiene 195 unità di personale, di cui 16 con qualifica dirigenziale. Più estranei all'amministrazione, assunti con contratto a tempo determinato, ´in numero non superiore a 18 esperti e consulenti con incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, in numero non superiore a 18'.

Per il ministro dell'università e ricerca Fabio Mussi ci sono invece 100 unità di personale, di cui nove con qualifica dirigenziale; estranei all'amministrazione, assunti con contratto a tempo determinato, in numero non superiore a 12 esperti e consulenti con incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, in numero non superiore a 12.

Alcuni uffici continueranno comunque a lavorare per l'uno e per l'altro dicastero. Così è per la direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio, la direzione generale per le risorse umane del ministero, acquisti e affari generali e la direzione generale per i sistemi informativi, del dipartimento per la programmazione ministeriale e per la gestione ministeriale del bilancio, delle risorse umane e dell'informazione.