Agenzia ANSA
(Roma, 8 set 2006, ore 13:43) SCUOLA: SINDACATI, "NO" A TAGLI ALTRIMENTI MOBILITAZIONE.
GOVERNO DIA RISPOSTE CONCRETE SU RISORSE, PRECARI E CONTRATTO
(ANSA) - La scuola è già stata abbondantemente prosciugata, non è in grado di sopportare altri "tagli" in Finanziaria e se il Governo non darà, in tempi brevi, risposte concrete su investimenti, contratto e immissioni in ruolo dei precari, il settore è pronto a mobilitarsi e a dare battaglia.
Alla vigilia dell'apertura dell'anno scolastico, i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, in una conferenza stampa, hanno messo le carte in tavola.
Confortati dai numeri.
La spesa pubblica per l'istruzione in Italia e del 4,6% del PIL contro una media OCSE del 5,1% e incide sul totale delle spese dello Stato per il 7,2% rispetto a una media OCSE dellƎ,9%; gli stanziamenti per il funzionamento didattico e amministrativo degli istituti sono passati da 331,440 mln di € del 2001 ai 110,871 del 2006; i fondi per l'autonomia sono scesi anch'essi dai 258,885 mln di € del 2001 ai 191,986 del 2006.
E la situazione non è migliore sul fronte delle retribuzioni dal momento che un insegnante della primaria a fine carriera ha in Italia una retribuzione espressa in dollari di 34.869 contro una media OCSE di 40.539; e più o meno lo stesso divario si riscontra nelle scuole superiori.
Quanto al precariato su circa 1 milione di persone che lavorano nella scuola (tra docenti e personale ATA) vivono nell'incertezza del lavoro quasi 210.000 dipendenti e nell'anno scolastico che sta per iniziare la cifra salirà a 225.747.
Con una spesa per gli stipendi dei supplenti passata da 889 mln di € del 2004 a 565 nel 2006.
Insomma, cifre che non consentono al settore di stringere ancora la cinghia.
""Basta con la cultura delle forbici"" ha detto il Segretario Generale della FLC Cgil, Enrico Panini, che invita a ""colpire gli sprechi, ridurre le consulenze e i gettoni di presenza, gli appalti esosi"" invece di accanirsi su chi già da anni è penalizzato.
""Nella scuola serve serenità"" ha aggiunto il leader della UIL Scuola, Massimo Di Menna, auspicando un rapido avvio del negoziato per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da 9 mesi.
E Francesco Scrima, Segretario Generale della CISL Scuola ha invitato il Governo al rispetto dei programmi elettorali: ""Non vorremmo"" - ha concluso - ""che lo slogan "non uno di meno" si riferisse ai tagli"". (ANSA)
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