La UIL-Scuola di Milano non può esimersi dal denunciare che l’inizio dell’anno scolastico 2007/08 vedrà ancora una volta tante istituzioni scolastiche di Milano e provincia partire senza tutti i docenti in cattedra e con carenze di personale collaboratore scolastico per una mancata programmazione in tempo utile di tutte le operazioni necessarie da parte del Ministero P.I.
Sono già partite le nomine dei supplenti di sostegno alle medie e superiori ed entro il 30 agosto si concluderanno anche le nomine sui posti di sostegno per la scuola dell’infanzia e della scuola primaria. La previsione è che a fronte dei 1800 posti di sostegno da coprire, le graduatorie degli specialisti col titolo si esauriranno e successivamente su detti posti saranno nominati docenti senza titolo di specializzazione.
Per le nomine sui posti comuni ad oggi l’USP di Milano ha pubblicato i calendari di convocazione per Infanzia e Primaria per le nomine previste per il momento sino al 4 settembre ma non ha ancora provveduto alla pubblicazione dei calendari per il conferimento di supplenze annuali o sino al termine dell’anno scolastico per la copertura di cattedre e spezzoni per le Medie e Superiori. Questo ritardo comporterà come al solito la partenza a lezioni ridotte in particolare per tante classi di medie e superiori di aree a rischio di Milano città e dei comuni di provincia più disagiati.
Le nomine sui posti comuni da effettuare sono circa 800 alla scuola dell’infanzia, 1500 alla scuola primaria e altre 1500 tra medie e superiori.
Per queste ultime i tempi per la copertura di tutti i posti si allungheranno prevedibilmente sino a fine settembre.
La quantità di posti vacanti da coprire si concentra alle medie sulla classe di concorso A043 – Italiano, storia,geografia, per la quale tra cattedre e spezzoni sono oltre 350 e, alle superiori in particolare sulle materie letterarie, lingua straniera inglese, alcune materie tecnico scientifiche, laboratori di tecnologia meccanica e chimica.
I 98 posti vacanti dei D.S.G.A. tra conferme e nuovi incarichi saranno coperti con nomine già programmate nella giornata di giovedì 30 agosto ma sempre all’insegna della precarietà annuale; sul versante del personale amministrativo e tecnico la calendarizzazione per le ulteriori nomine è stata definita con la previsione di esaurimento delle graduatorie esistenti; resteranno da coprire parecchie centinaia di posti che, presumibilmente, dopo la convocazione di queste figure professionali dalle rispettive graduatorie di 2^ fascia dalle quali si attingerà solo per alcune decine di unità, data l’obsolescenza di dette graduatorie, passeranno alla competenza dei Dirigenti Scolastici.

Appare evidente la gravità della situazione in molte scuole che si troveranno ad avviare l’anno scolastico con personale ridotto rispetto ad un organico che ha già visto forti ridimensionamenti negli ultimi anni.
Mentre per gli Assistenti Amministrativi le scuole hanno, comunque a disposizione una graduatoria da cui attingere per coprire i posti, per i Collaboratori Scolastici non esiste una graduatoria di scuola e per la copertura dei circa 1000 posti che non si riusciranno a coprire per esaurimento delle graduatorie di 1^ e 2^ fascia, bisognerà comunicare le disponibilità ai Centri per l’Impiego attraverso procedure lunghe che lasceranno per settimane i posti scoperti facendo ricadere sul poco personale in servizio ulteriori carichi di lavoro. La soluzione a tale problema la Uil-Scuola l’ha individuata con l’introduzione di un articolo nel CCNL di prossima approvazione in cui si prevede l’innalzamento del titolo di studio di accesso per questa figura per superare lo scoglio legislativo che attualmente non dà possibilità di istituire graduatorie di scuola (3^ fascia) per detti collaboratori scolastici.
Va anche sottolineata la norma che prevede che le nomine effettuate dai Dirigenti Scolastici, pur essendo su posti vacanti, abbiano come termine il 30 giugno, invece che il 31 agosto con danni soggettivi non indifferenti.
La Uil scuola di Milano ritiene che occorra porre rimedio in modo definitivo a questi ritardi; necessita un atto legislativo che imponga tempi certi e non prorogabili per la copertura di tutti i posti in tempo utile, ovvero entro il 1° settembre di ogni anno: basterebbe una programmazione seria sulla tempistica da parte del MPI, prevedendo inoltre la proroga degli incarichi dei precari previa trasformazione dei contratti da tempo determinato in contratti pluriennali: si eviterebbero caroselli incresciosi e si salvaguarderebbe quella continuità di azione, soprattutto nei confronti degli alunni diversamente abili, spesso invocata ma per la quale non si fa nulla.