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Subject  :  Scuole occupate dai seggi esami in tre giorni consecutivi
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  14 Jun, 2006 on 10:44
da Corriere della Sera
Mercoledì, 14 Giugno 2006

«Portfolio», un passo indietro per rispettare la privacy

Scuole occupate dai seggi esami in tre giorni consecutivi

Referendum nell’80% delle superiori, scritti il 21, 22 e 23

Cala il sipario sulla scuola. Domani ultimo giorno per i ritardatari che, approfittando dei continui ponti di quest’anno, sono stati costretti a recuperare in extremis le ore che mancavano al «pacchetto» obbligatorio di 200 giorni. E mentre in molti già pensano alle vacanze (solo nidi e materne continueranno fino al 30 giugno), i presidi delle superiori sono in fermento per garantire il regolare svolgimento degli esami di maturità. Per non far slittare la terza prova scritta troppo in avanti a causa del referendum sulla Costituzione del 25 e 26 giugno, l’80% cento delle scuole romane, sede di seggio, dovrà organizzare le tre prove scritte in tre giorni consecutivi: il 21, 22 e 23 giugno. «Un impegno non indifferente per i capi d’istituto - racconta Antonio Petrolino, presidente dei presidi del Lazio - ma anche per i ragazzi perchè la terza prova è sempre la più temuta».
Oltre alla sentenza del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso della Regione di bloccare la sperimentazione della riforma delle superiori (il prossimo anno resterà tutto invariato), altri segnali di «controriforma» sono già arrivati nelle scuole. Sul «portfolio» si fa un passo indietro «per motivi di privacy»: non sarà più obbligatorio per i genitori mettere nero su bianco, ad esempio, come, quanto e in compagnia di chi trascorrono il tempo con i figli. Un adempimento in molti casi già rifiutato dalle famiglie, perchè fonte di imbarazzo e tensioni. «Si lavorerà per rendere questo strumento un efficace supporto di autovalutazione come avviene in molti Paesi europei - spiega Giancarlo Cerini, vicepresidente del Cidi (Centro d’iniziativa democratica degli insegnanti) magari alzando l’età del suo utilizzo dalle primarie alle medie».
Molte aspettative di cambiamento o di «restaurazione» dei vecchi principi del 1985(la riforma precedente a quella della Moratti) ma sempre un’amara certezza: la cronica mancanza di risorse. E così, proprio in questi giorni, già circolano i bollettini per pagare gite e laboratori del 2007: da 60 a 200 euro. Ma c’è anche una buona notizia: il prezzo dei libri di testo è stato bloccato ai valori dello scorso anno e con gli aiuti e le integrazioni del Comune e della Regione, a settembre dovrebbero essere meno cari per tutti.

Flavia Fiorentino


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