da Corriere della Sera
Lunedì, 12 Giugno 2006Il 21 giugno il vecchio tema esce dalle buste sigillate. Diciannovemila gli studenti coinvolti
Emozione, conoscenza e rito. Torna la maturità
di GIUSEPPE TESORIO
I giorni prima dell'esame. La «madre di tutte le prove» è fissata per mercoledì 21 giugno. Ore otto e trenta, il vecchio tema (diventato saggio breve) esce dalla busta sigillata. Che la maturità 2006 abbia quindi inizio. Diciannovemila studenti milanesi coinvolti, 58 mila lombardi, 120 mila professori-commissari. Il quinto esame «fatto in casa» (con i professori della classe) manterrà ancora una volta la promessa: traghettare i ragazzi nel mondo adulto. Un rito di iniziazione, non certo di selezione. Con risultati strepitosi: 97,2 per cento di promossi, lo scorso anno (il 96,5 nel 2004). Era il 90,6 per cento nel 1971 e il 71,6 per cento nel 1952. A Milano, il voto medio si è fermato a 76 (su 100), tra i più bassi d'Italia. Quest'anno si replica.
Risultati scontati. I temi nelle buste sigillate, la terza prova, ideata e composta dai professori della classe, da tenere segreta, e comunque quasi già fatta (nelle «simulazioni» affrontate durante l'anno). Gli orali, come piatto forte di emozioni e conoscenze.
Lo studente rompe il ghiaccio con un argomento a sua scelta o con la tesina copia e incolla raccattata navigando in Rete, o, ancora, con la «mappa concettuale» che forse è solo un sommario o una scaletta per suggerire al prof i pochi capitoli studiati. «Meglio far presentare agli studenti una vera e propria tesi, una breve ricerca originale, che potrebbe sostituire gli orali», dicono alcuni docenti.
In attesa dei cambiamenti che sicuramente arriveranno dal nuovo ministro dell'Istruzione, i prof milanesi sognano un esame più snello. Ma l'ansia dei ragazzi rimane. Con qualche sfumatura di paura.
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