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Commento alle "novità"
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Claudia
1. Commento alle "novità"
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Con ali silenziose di farfalla, la neo Ministro Letizia Moratti sta lavorando per il futuro della scuola.
Crediamo che nessuno prima d’ora si sia mosso con la sua grazia ed eleganza. Eppure la sostanza non cambia. Nelle sue dichiarazioni pacate e attente, si ritrovano le cose di sempre (è come se ogni innovazione fosse ineluttabile, non più discutibile, accettata perché così è): il ciclo di base di sette anni, l’uscita a 18 anni, la valutazione dei docenti e la conseguente differenziazione economica in base ai diversi incarichi di lavoro (non ai carichi di lavoro nella classe e per la classe!), l’università con il tre più due (anche su questo argomento si va dicendo che il consenso è generale, ma non ci risulta),ecc…Poi Ella afferma che il Ministero si metterà in posizione d’ascolto… Ma su quali argomenti, se ciò che a molti di noi premeva è già stato deciso e universalmente accettato?!
E veniamo al punto, nonostante la frustrazione provata da chi ha da anni gridato senza alcun ben che minimo risultato.
Siamo preoccupati, come insegnanti della scuola elementare, per la riduzione di un anno del percorso dei piccoli, per la postulata riduzione del numero di insegnanti (non per motivi sindacali, bensì per il timore di vedere vanificati tutti gli sforzi di tanti anni passati a costruire una nuova identità professionale che ci ha portati a lavorare in team, a condividere responsabilità educative, ad approfondire un ambito disciplinare al fine di garantire una maggiore qualità delle strategie atte a effettuare recuperi nello stesso, nella consapevolezza che l’insegnante tuttologo non può garantire di essere in possesso di ogni competenza al massimo livello… Siamo, a dir poco sconvolti, dalla faciloneria con cui più voci affermano che i bambini e le bambine di oggi apprendono più velocemente grazie agli stimoli sociali per cui sarebbe auspicabile l’anticipazione a cinque anni dell’entrata nella scuola elementare, oppure l’obbligo a cinque anni nella scuola materna con i primi rudimenti del leggere, dello scrivere e del far di conto! Chi vuole questo non conosce i bambini e i loro grandi problemi di dimenticati cittadini abbastanza infelici e insoddisfatti di questo mondo che li vuol far correre sì, ma non gli concede il tempo di farlo in cortile e magari in compagnia dei propri genitori (non di badanti di vario tipo). Non conosce le fragilità e le insicurezze dell’infanzia, anche di quella più rosea, e le sottovaluta come fa chiunque non viva a contatto diretto con i cuccioli d’uomo!
E veniamo poi alla valutazione dei docenti. Su questo punto ci siamo più volte espressi, ma diremo di nuovo che non si troverà un sistema equo, per il semplice motivo che chi lavora nelle classi, si trova a seguire un alto numero di alunni/e, corregge ogni giorno i loro elaborati, prepara materiali, organizza idee e interventi di recupero individualizzato, segue aggiornamenti su argomenti di utilità estrema per il proprio lavoro,ecc…non ha nemmeno il tempo di dormire la notte, figuriamoci di impegnarsi a coprire ruoli organizzativi di pubblica utilità dentro l’istituzione scolastica! Non ce la sentiamo proprio di applaudire la professionalità di chi trova tempo per tutto sacrificando il lavoro didattico al servizio di ogni singolo soggetto delle classi.
Detto ciò, sia quel che sia, noi cercheremo come sempre di riparare gli errori di un sistema che non vuole capire, anzi mette i bastoni fra le ruote!
Un gruppo di insegnanti elementari del Coordinamento forlivese dei docenti della scuola statale

FO, 22 luglio 01

Date: 26 Jul, 2001 on 08:03
susy
2. Re:Commento alle "novità"
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care colleghe, sono come voi preoccupata del ritorno del famigerato "insegnante unico" nella scuola di base. L'attuazione di tale proposta porterebbe la scuola indietro di molto, facendo perdere un bagaglio di professionalità conquistato a fatica.
Un unico insegnante tuttologo non può reggere il carico di lavoro derivante dalla gestione autonoma di un'intera classe e non può garantire una preparazione adeguata (che tenga conto anche delle recenti acquisizioni delle scienze dell'educazione) che copra i diversi ambiti disciplinari; inoltre con l'insegnate unico si perde la possibilità del confronto, ricchezza enorme difronte alla complessità delle problemetiche che si devono afrontare e gestire in una classe; il team pedagogico, di cui si parla nel documento della commissione Bertagna, esisterebbe solo in teoria, vista l'esiguità del monte ore assegnato agli insegnanti non prevalenti. In definitiva ho l'impressione che si sappia che la soluzione migliore è di allargare anche alla scuola a "modulo", l'oranizzazione del tempo pieno, con due insegnanti per classe: perchè non si fa? mancano le risorse finanziare?
MI trovo meno in sintonia con voi sulla valutazione dei docenti: purtroppo non si può prescinndere dall'aspetto organizzativo e dunque dal dedicare una parte delle proprie energie al lavoro extra-classe. Inoltre permettemi di dire che è facile criticare, standosene rinchiusi nella propria aula.
Date: 21 Dec, 2001 on 23:44
maestrina
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3. Re:Commento alle "novità"
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last updated at 23 Dec, 2001 11:51 (1 times)
Colleghe, bisogna farsi "sentire", niente è ancora deciso, questo governo di sorrisi e canzoni TV è sensibile ai sondaggi...avete visto che marcia indietro nella sintesi del documento Bertagna rispetto alla prima stesura sui 4 anni dei licei? Ho mandato alcuni intervanti al forum ministeriale che ha preceduto gli stati generali su questo argomento del ritorno al passato, purtroppo non molte voci si sono fatte sentire in quel contesto.
Certo i sindacati faranno qualche cosa (spero), ma possiamo parlare con i genitori dei bambini delle classi: sono loro i primi ad essere interessati a che non si torni indietro all'insegnante tuttologo!..E soprattutto dovremmo tra di noi aprire il dibattito, oltre che discutere anche negli organi collegiali di queste prospettive.
Perchè la proposta dell'insegnante tutor della classe,tanto caro a Bertagna per garantire la continuità elementari-medie, non è incompatibile con il team docenti, quindi il discorso del tuttologo potrebbe benissimo essere eliminato tranquillamente senza pregiudicare la riforma.
Si parla anche di far iniziare la scuola a 5 anni...la scuola elementare non può assorbire da sola il contraccolpo di una riforma: i cambiamenti di metodologia, di organizzazione, l'onda anomala che si scaricherebbe principalmente sulla scuola elementare...perchè tutto ciò ciò su una parte del sistema scolastico che è stata riformata da solo un decennio e con buoni risultati?
Date: 23 Dec, 2001 on 11:24
maestrina
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4. Re:Commento alle "novità"
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"...Detto ciò, sia quel che sia, noi cercheremo come sempre di riparare gli errori di un sistema che non vuole capire, anzi mette i bastoni fra le ruote!"

Conosco bene questo atteggiamento encomiabile..ma state certe che questo è una peculiarità delle insegnanti elementari, sempre pronte al "sacrificio"..solo che qualcuno al goveno ne potrebbe approfittare e sacrificare la scuola elementare alle pressione di chi di scrupoli ne ha molti, ma molti di meno.

Date: 23 Dec, 2001 on 11:29
claudia
5. Re:Commento alle "novità"
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susy (21 Dec, 2001 23:44):
care colleghe, sono come voi preoccupata del ritorno del famigerato "insegnante unico" nella scuola di base. L'attuazione di tale proposta porterebbe la scuola indietro di molto, facendo perdere un bagaglio di professionalità conquistato a fatica.
Un unico insegnante tuttologo non può reggere il carico di lavoro derivante dalla gestione autonoma di un'intera classe e non può garantire una preparazione adeguata (che tenga conto anche delle recenti acquisizioni delle scienze dell'educazione) che copra i diversi ambiti disciplinari; inoltre con l'insegnate unico si perde la possibilità del confronto, ricchezza enorme difronte alla complessità delle problemetiche che si devono afrontare e gestire in una classe; il team pedagogico, di cui si parla nel documento della commissione Bertagna, esisterebbe solo in teoria, vista l'esiguità del monte ore assegnato agli insegnanti non prevalenti. In definitiva ho l'impressione che si sappia che la soluzione migliore è di allargare anche alla scuola a "modulo", l'oranizzazione del tempo pieno, con due insegnanti per classe: perchè non si fa? mancano le risorse finanziare?
MI trovo meno in sintonia con voi sulla valutazione dei docenti: purtroppo non si può prescinndere dall'aspetto organizzativo e dunque dal dedicare una parte delle proprie energie al lavoro extra-classe. Inoltre permettemi di dire che è facile criticare, standosene rinchiusi nella propria aula.
Date: 03 Jan, 2002 on 20:17
claudia
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6. Re:Commento alle "novità"
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Per un nostro errore di invio posta del messaggio "risposta a Susy" del 3-1-02, questa e-mail è stata registrata col nome dell'autore "Claudia", in realtà l'autore è sempre Susy: chiediamo scusa. Cordiali saluti.
Le insegnanti del coordinamento Forlivese. quote]claudia (03 Jan, 2002 20:17):

susy (21 Dec, 2001 23:44):
care colleghe, sono come voi preoccupata del ritorno del famigerato "insegnante unico" nella scuola di base. L'attuazione di tale proposta porterebbe la scuola indietro di molto, facendo perdere un bagaglio di professionalità conquistato a fatica.
Un unico insegnante tuttologo non può reggere il carico di lavoro derivante dalla gestione autonoma di un'intera classe e non può garantire una preparazione adeguata (che tenga conto anche delle recenti acquisizioni delle scienze dell'educazione) che copra i diversi ambiti disciplinari; inoltre con l'insegnate unico si perde la possibilità del confronto, ricchezza enorme difronte alla complessità delle problemetiche che si devono afrontare e gestire in una classe; il team pedagogico, di cui si parla nel documento della commissione Bertagna, esisterebbe solo in teoria, vista l'esiguità del monte ore assegnato agli insegnanti non prevalenti. In definitiva ho l'impressione che si sappia che la soluzione migliore è di allargare anche alla scuola a "modulo", l'oranizzazione del tempo pieno, con due insegnanti per classe: perchè non si fa? mancano le risorse finanziare?
MI trovo meno in sintonia con voi sulla valutazione dei docenti: purtroppo non si può prescinndere dall'aspetto organizzativo e dunque dal dedicare una parte delle proprie energie al lavoro extra-classe. Inoltre permettemi di dire che è facile criticare, standosene rinchiusi nella propria aula.
[/quote]
Date: 04 Jan, 2002 on 13:53
dinas
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7. questo sistema scolastico deve cambiare
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Per cominciare, trovo l'orario 8-13,30 allucinante. A chi è più utile?

Al bambino, ragazzino, o ragazzo che deve restare concentrato per tante ore quando è stato scientificamente dimostrato che la mente non può più assimilare dopo 2 ore?

Le ultime ore diventano per forza impossibili per insegnanti e per alunni.

E' giusto bocciare per 2 o 3 materie insufficienti?

E' giusto promuovere con 2 o 3 materie insufficienti?

Non sarebbe più logico promuovere o bocciare per ogni singola materia?

Vedere il sistema universitario italiano o il sistema scolastico canadese ove tutte le materie viaggiano indipendentemente l'una dall'altra.

Per prendere il diploma basta superare 27 materie.

E per accedere all'Università (che spesso è quella alla quale ambiscono andare i migliori studenti di tutto il mondo) basta seguire le materie ad un livello superiore.
Dove c'è pane per i denti di tutti in un ambiente molto democratico perchè c'è il rispetto delle diversità di tutti e non la finzione che tutto le materie insegnate allo stesso modo possono andar bene per tutti. (scuola che sono riusciti a riformare nel 1970!!!!!!)

Tuttavia tutto ciò che è diverso viene spesso snobbato dai colleghi che sono sì preparati ma cosi affezionati al sistema che loro hanno conosciuto da essere convinti che va ancora bene in una scuola alla quale accedono tutti oggi e non solo i più bravi della società.

Pur di mantenere questo sistema a volte sono disposti a lasciar copiare all'esame di maturità. O a passare il compito che nessun sa fare se parliamo di una IPSIA.
O a passar il compito che solo qualcuno riesce a fare se parliamo di un ITC.
O a essere umiliati dalle scene mute di alcuni candidati e dover comunque promuoverlo altrimenti perdono l'anno. E questo ovviamente nessuno lo vuole.
Dov'è finita la dignità?

Ma il loro vecchio sistema non si tocca.

Che esempio diamo ai giovani?

Date: 05 Jan, 2002 on 17:19
luc
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8. Re:Commento alle "novità"
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ma chi l'ha detto che si è affezionati a questo sistema? Ma se l'abolizione degli esami di riparazione alle superiori e la riforma dell'esame di stato, passato con la finanziaria, con tutti i membri interni, possano rappresentare delle novità, beh allora è proprio vero che stavamo meglio quando si stava peggio!!
Date: 18 Feb, 2002 on 23:35
Andromeda
9. Re:Commento alle "novità"
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Luc HAI PERFETTAMENTE RAGIONE :
questi anni sciaguratissimi hanno dimostrato con i fatti che non sempre " nuovo " è sinonimo di " migliore ".
Si stava meglio quando si stava peggio ...
MA CHI HA DETTO CHE PRIMA SI STAVA PEGGIO ?!?!?!?

W la scuola italiana degli anni ' 80 !

Date: 03 Mar, 2002 on 13:13
Cosimo
10. Re:Commento alle "novità"
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Cara collega, spero davvero che tu abbia ragione.
Dico 'spero' perché ormai anni di precariato mi hanno insegnato (purtroppo) a diffidare e a pensar male. Per esempio alcuni cattivi pensieri:
1) oggi il Governo è pronto a parlare di nuovi ammortizzatori sociali. Mia cattiveria: ma forse che sta offrendo ai sindacati il mercato del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) da gestire?
2) Se il Governo offre ai sindacati la posta del TFR, che cosa ne viene a noi docenti riguardo la difesa dell'organico e dell'assunzione in ruolo in tempi, modi e misure certi?
3) Che salvaguardia ne ricaveremmo da una trattativa che parte in questi termini?
4) Perché ancora non si discute seriamente del NUOVO CONTRATTO SCUOLA?? Pare che il tema sia più o meno sollecitato ma pare a nessuno davvero interessi.
5) Ma vogliamo discutere nel merito della qualità della Riforma Scuola, dei suoi programmi, risorse, tempi, ecc.?
Date: 19 Apr, 2002 on 14:41
Commento alle "novità"
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