voglio riportare per chi ancora si prende la briga di leggere un forum sulla riforma della scuola il testo di una lettera inviata qualche giorno fa dal direttore del Centro Studi Pannunzio al quotidiano "La Stampa" ... per chi non si è ancora rassegnato c'è di che riflettere"I veri rivoluzionari sono i passatisti"
Il pamphlet tre + due = zero , uscito a cura di Gian Luigi Beccaria , raccoglie testimonianze autorevoli ed agghiaccianti sulla riforma dell’ Università.
Quello di Paola Mastrocola , uscito da pochi giorni , documenta la fine della Secondaria Superiore. Essi sono la conferma dell’ esistenza di una linea di politica scolastica che parte da Luigi Berlinguer e giunge , senza soluzione di continuità , alla signora Moratti.
Il Centro Pannunzio da anni sta denunciando l’ impostazione errata di Berlinguer e della Moratti che segue incredibilmente le orme di chi l’ ha preceduta. F a piacere trovare tanto autorevoli conferme. La destra è troppo culturalmente sprovveduta per capire questi problemi ed interessarsi di questa strana anomalia politica: il fatto che l’ aziendalista Moratti sia sostanzialmente la continuatrice dell’ opera pseudo-riformatrice e sicuramente devastante di Berlinguer. Noi è dal ’68 che urliamo nel deserto contro il facilismo degli studi liceali ed universitari. Potrei citare decine di prese di posizione del Centro Pannunzio che trovò solo nei Ministri della P.I. Giovanni Spadolini e Salvatore Valitutti validi e colti interlocutori , davvero interessati al problema di un ’68 che , mi diceva tempo fa Renzo De Felice , aveva prodotto guasti per un cinquantennio. Con certe riforme morattiane il cinquantennio si prolungherà sine die.
Scrivo per segnalare una notizia interessante che esprime la situazione in cui si dibatte l’ Università italiana : la Corte dei Conti ha rifiutato la registrazione dell’ ultimo testo del decreto legislativo 509 , sostenendo l’ illegittimità del titolo di “dottore” al laureato triennale. L’università del “todos caballeros” è uscita clamorosamente sconfitta ed è significativo che sia stata proprio la Corte dei Conti a stabilirlo.
Proprio anche nel ricordo di un Maestro dell’ Università di Torino , recentemente scomparso , che tenne testa , fin che potè , al ciclone sessantottesco come Preside della Facoltà di lettre di Torino , il Centro Pannunzio che lo ebbe fra i suoi soci , intende continuare questa lunga , difficile battaglia : è in gioco il futuro del Paese e la sua stessa civiltà. Come ha scritto Gian Luigi Beccaria , i passatisti sono gli unici “rivoluzionari” ancora in circolazione.
Pier Franco Quaglieni
Presidente del Centro Pannunzio